E’ stato rintracciato in un appartamento di Aprilia e arrestato dalla polizia di Perugia il terzo presunto componente di una banda, sgominata a fine giugno, accusata di ben 21 furti pluriaggravati, consumati o tentati, ai danni di esercizi commerciali in aree di servizio e centri commerciali tra l’Umbria ed il Lazio. Si tratta di un cittadino albanese di 32 anni, raggiunto da un’ordinanza cautelare emessa dal gip di Velletri. L’uomo era sfuggito alla cattura il 28 giugno scorso, quando erano stati invece arrestati i sui presunti complici, due connazionali. Il 32enne – con precedenti e irregolare sul territorio nazionale, è ritenuto responsabile, in concorso, anche di coltivazione e detenzione di marijuana e detenzione di armi clandestine. La Polizia di Perugia lo ha rintracciato all’interno di un’abitazione, ad Aprilia, grazie alla collaborazione degli agenti della locale sezione della Polizia Stradale e al supporto operativo della Squadra Mobile di Roma.
I furti contestati ai tre – secondo quanto accertato dagli investigatori – sarebbero stati commessi in orario notturno tra il luglio 2020 e l’aprile scorso, fruttando un bottino composto prevalentemente da tagliandi gratta e vinci, tabacchi, valori bollati e denaro, hanno un valore complessivo di circa 200 mila euro.
Il 28 giugno erano state eseguite anche delle perquisizioni che avevano consentito di rinvenire e sequestrare nelle abitazioni degli indagati attrezzi da scasso, anche una riproduzione di una pistola semiautomatica a salve, due proiettili calibro 9 corto, e circa 1.000 piante di marijuana, parte delle quali, giunte a maturazione, già stoccate in essiccazione, in attesa d’essere immesse sul mercato clandestino degli stupefacenti.
Erano state inoltre scoperte anche una vasta piantagione di marijuana, attrezzature idonee alla coltivazione delle stesse, tra cui una pompa elettrica per l’irrigazione e per la captazione di un vicino corso d’acqua, un generatore di corrente, fertilizzanti specifici ed attrezzi agricoli.