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Daniele Nardi e Tom Ballard dispersi sul Nanga Parbat: le ricerche.

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Sono riprese questa mattina presto le ricerche dell’alpinista di Sezze Daniele Nardi, e del suo compagno Tom Ballard, dispersi da ormai 9 giorni sul Nanga Parbat, in Pakistan. “Il piano è quello di raggiungere il campo 3 ed esplorare i dintorni anche con l’aiuto dei droni” ha spiegato oggi su Twitter l’ambasciatore italiano in Pakistan, Stefano Pontecorvo, che ha ringraziato il team guidato dall’alpinista spagnolo Alex Txikon.

La giornata di ieri è stata frenetica: le condizioni meteo sullo sperone Mummery, a circa 6mila metri, sono state buone e quindi i due elicotteri dell’aviazione pakistana hanno potuto volare e fare una ricognizione dell’area. Purtroppo dei due alpinisti non è stata trovata ancora nessuna traccia.

Il team spagnolo, capitanato da Alex Txikon, compagno di scalata nelle prime settimane di Daniele e Tom, ha installato un campo operativo tra i campi alpinistici 1 e 2, proprio nell’area dove potrebbero trovarsi i due dispersi. “L’obiettivo di oggi è una ricognizione alpinistica fino a campo 3, con l’ausilio di un drone per le ricognizioni fuori dalla traccia” ha fatto sapere lo staff di Daniele Nardi.

L’ultimo post sul profilo Facebook Ufficiale di Daniele Nardi, pubblicato ieri dal suo staff:

“Il volo di trasferimento di Alex Txikon, Ignacio De Zuloaga, Felix Criado e il Josep Sanchis e Rahmat Ullah Baig a un campo operativo tra C1 e C2, 4850m, ha consentito oggi di effettuare una perlustrazione dell’area sulla parete Diamir interessata dalle ricerche di Daniele Nardi e Tom Ballard.

Con l’elicottero è stata esplorata la via Kinshofer nell’ipotesi che i due alpinisti, raggiunto il plateau sommitale, siano scesi da questo itinerario attrezzato sempre da corde fisse che rimangono da spedizione in spedizione.

Si è quindi passati al bastione dello Sperone Mummery, dove Tom e Daniele avevano collocato campo 4, a circa 6000m, per poi scendere verso campo 3, 5700m, e a seguire verso campo 2, 5200m, fino ad atterrare al campo operativo dove è stato sbarcato il team spagnolo di Txikon e Rahmat.

Dopo aver iniziato ad organizzare il campo, Alex Txikon e Felix Criado hanno avviato una ricognizione via terra lungo il ghiacciaio, in direzione di campo 2, che hanno raggiunto trovandolo sepolto da una valanga. Lì hanno recuperato alcuni effetti personali che i due alpinisti avevano lasciato. Txikon e Criado hanno poi proseguito verso campo 3 per qualche centinaio di metri, ma l’ora avanzata, la situazione della neve e il pericolo valanghe – incrementato dalla mancanza di vento e dall’esposizione del sole dei pendii – li ha fatti prendere la decisione di tornare indietro. Dopo un paio d’ore hanno raggiunto il loro campo.

Durante questa ricognizione hanno iniziato ad utilizzare i droni per esplorare la zona circostante, ma non sono state individuate tracce di Daniele e Tom. Sono state fatte anche osservazioni visive con il potente telescopio di Alex Txikon, soprattutto nella parte alta dello Sperone, per individuare un segno della tenda di campo 4, senza alcun esito.

Al rientro, si è proceduto ad un briefing telefonico tra Alex Txikon e il coordinamento delle attività di ricerca e soccorso per esaminare le attività svolte e condividere le impressioni maturate sul terreno durante la giornata, anche al fine di stabilire il programma di domani, che è stato condiviso anche con i famigliari di Nardi e Ballard e con l’ambasciatore italiano a Islamabad.

L’obiettivo di domani (oggi ndr) è una ricognizione alpinistica fino a campo 3 da parte di Alex Txikon, Felix Criado, Ali Sadpara e Rahmat Ullah Baig. Con loro si porteranno un drone per le ricognizioni fuori dalla traccia”.

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