Riunioni segrete ad Anzio sulla raccolta delle firme per la presentazione delle liste in presenza di un ex assessore indagato per voto di scambio politico-mafioso. La vicenda viene raccontata sulle pagine de “La Stampa”, in un articolo a firme di Andrea Palladino. Le associazioni antimafia e la politica chiedono un “urgente monitoraggio sulle elezioni”. L’inchiesta viene citata dal Coordinamento Antimafia Anzio-Nettuno e da Rete di Giustizia che, attraverso i referenti, Edoardo Levantini ed Irene Giusti, chiedono “agli inquirenti e soprattutto alla Procura Distrettuale Antimafia di fare piena luce su queste vicende, affinché si possa ristabilire la legalità e proteggere i diritti dei cittadini onesti”.
“In un momento così critico, è fondamentale che la comunità tutta non resti in silenzio. – scrivono le due associazioni antimafia – Facciamo appello a tutte le cittadine e a tutti i cittadini che hanno a cuore la giustizia e la legalità di unirsi a noi in questa battaglia. Ognuno di noi può diventare una “sentinella” della giustizia, denunciando atti illeciti e contribuendo alla costruzione di un futuro libero da ogni forma di mafiosità.
Il Coordinamento Antimafia Anzio-Nettuno e da Rete di Giustizia invitano tutti a partecipare alla manifestazione “Voci di Giustizia”, che si terrà sabato 26 ottobre ad Anzio, in piazza Pia, alle ore 10:30. Sarà un’occasione per dare una risposta forte e corale contro le mafie e il voto di scambio, unendo le nostre voci per dire basta a questa cultura di illegalità e soprusi. La battaglia per la legalità è di tutti e solo insieme possiamo vincerla”.
“E’ chiaro che la cittadina del litorale romano vedrà svolgersi le prossime elezioni amministrative del 17 e 18 novembre in un clima ancora fortemente inquinato dai rappresentanti della maggioranza, sotto la cui amministrazione il Comune è stato sciolto per mafia”. A parlare è il segretario regionale di Sinistra Italiana, Danilo Cosentino, commentando l’articolo de “La Stampa” titolato “Anzio, la mafia è il vertice segreto al bar. L’ex assessore indagato pilota le liste”.
“Senza una sentenza sugli incandidabili e con questi presupposti, – dice – è chiaro che i tempi non sono affatto maturi per queste elezioni, nonostante la scadenza dei termini e delle proroghe. Auspico – conclude Cosentino – che tutte le forze politiche che hanno a cuore la lotta alla mafia, alla corruzione, alla criminalità organizzata portino all’attenzione del Ministro Piantedosi la necessità di intervenire urgentemente sul monitoraggio di queste elezioni, per non riconsegnare Anzio nelle mani di chi ne ha fatto la casa delle mafie”.