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Rogo alla Eco X di Pomezia: per il Wwf Lazio preoccupanti i lunghi tempi di reazione degli Enti.

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Situazione imbarazzante dei roghi del 2017 sul territorio dell’area romana: per il Wwf Lazio sono preoccupanti i lunghi tempi di reazione degli Enti preposti al controllo e alla bonifica dei luoghi interessati da roghi e incendi. Andrea Filpa, delegato del WWF Italia per il Lazio, porta ad esempio l’incendio alla Eco X di Pomezia. “E’ possibile – chiede Filpa – esporre cittadini ed ambiente a queste emissioni per tempi così lunghi? e che non esistano mezzi tecnici adeguati per domare un incendio in modo definitivo?”. “Quello che sta accadendo a Pomezia – secondo il Wwf Lazio – è epocale ed è assolutamente vergognosa la flebile voce delle istituzioni sull’accaduto”.

“Già nei primi giorni di gennaio il WWF denunciava con preoccupazione crescente il fatto che da alcune gallerie sotterranee del parco archeologico di Centocelle uscivano fumi nauseabondi, derivanti dalla combustione di rifiuti ammassati nel tempo in ipogei di origine incerta (catacombe? Rifugi antiaerei?) successivamente utilizzati per la coltivazione di funghi.

Alla fine di gennaio i rifiuti ancora bruciavano; è stato necessario più di un mese per riuscire ad interrompere – in piena area urbana e all’interno d un parco archeologico – l’emissione di fumi con grande probabilità densi di diossine. I cittadini – ed il WWF con essi – erano esasperati.

In una città come Roma sembra sia necessario più di un mese per spegnere un incendio pericoloso per la salute dei cittadini e per controllare e bonificare la situazione dei rifiuti che nel frattempo andavano a fuoco indisturbati. Si era assistito ad un penoso rimpallo di responsabilità, purtroppo non inusuale nella realtà amministrativa italiana.

Si sarebbe potuto pensare ad un episodio spiacevole e comunque non ripetibile, ma il caso della Eco X di Pomezia ha dimostrato che si trattava purtroppo di ordinaria amministrazione.

Ancora ieri sera intorno alle 19.30, dopo annunci di spegnimenti di un incendio avvenuto oltre una settimana fa – la Eco X riprendeva a bruciare, ed i cittadini di Pomezia e dintorni continuano ancora ad essere esposti ad esalazioni probabilmente velenose.

Il WWF Lazio si chiede – e non è retorico: ma è possibile una situazione del genere nell’Italia del 2017? E’ possibile esporre cittadini ed ambiente a queste emissioni per tempi così lunghi? E’ possibile che non esistano mezzi tecnici adeguati per domare un incendio in modo definitivo? E’ possibile che nessuno si senta pienamente responsabile di quello che sta accadendo, Protezione Civile e Vigili del Fuoco non abbiano nulla da dire e soprattutto che nessuno si senta in dovere di chiedere conto e riferire poi pubblicamente la realtà dei fatti?

Quello che sta accadendo a Pomezia è epocale ed è assolutamente vergognosa la flebile voce delle istituzioni sull’accaduto; ci sono solo le associazioni ambientaliste a stare vicino ai cittadini o potremo da adesso contare su doverose forze istituzionali più presenti e risolutive?”.

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