“Il mese sabbatico è trascorso, ma delle soluzioni sbandierate per la Roma-Latina non vi è ancora traccia. Lo scorso 14 maggio il presidente Zingaretti aveva annunciato l’istituzione di un tavolo tecnico Regione-Ministero con una durata massima di 30 giorni per studiare e individuare le modalità migliori per arrivare all’apertura dei cantieri. Stiamo ancora aspettando che la sinergia produca gli effetti. Cosa è stato deciso? A chiederselo sono migliaia di cittadini della nostra regione, alle prese ogni giorno con disagi incredibili in una statale Pontina, costellata di incidenti e rallentamenti di tutti i tipi. Non ultimo il terribile sinistro del 19 giugno, avvenuto all’altezza del km 41 e che ha visto come sfortunato protagonista un centauro trasportato in gravi condizioni a Roma. I pendolari hanno vissuto una vera e propria odissea, con il traffico paralizzato per circa 2 ore e file interminabili in direzione della Capitale. Uno scenario d’altronde ben noto per chi viaggia tutti i giorni alla volta della città eterna.
Per quanto ci riguarda l’autostrada è e rimane un’opera strategica. Mi auguro ancora che dal confronto aperto fra Regione e Ministero delle Infrastrutture possa arrivare una soluzione che permetta di sfruttare le autorizzazioni e i finanziamenti già concessi. Ricordo che l’infrastruttura deve partire entro la scadenza del vincolo preordinato all’esproprio, altrimenti ogni sforzo rischia di essere vanificato. La reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio avvenuta con delibera del Cipe del 25 ottobre 2018, è strumento di fondamentale importanza per la realizzazione dell’opera: alla scadenza di tale vincolo infatti, non solo sorgerebbero ulteriori ostacoli, ma verrebbe meno definitivamente la possibilità dell’occupazione d’urgenza.
Occorre venire incontro alle reali esigenze di pendolari e imprese che costantemente sfruttano l’asse viario esistente. Gli 87mila veicoli al giorno, e di questi circa 37mila mezzi pesanti, disegnano il quadro di una vera e propria emergenza, di fronte alla quale, una pur necessaria messa in sicurezza, non sarebbe risolutiva.
La realizzazione del Corridoio intermodale Roma-Latina e della Bretella Cisterna-Valmontone diventa di importanza vitale per tutto il comprensorio pontino. L’infrastruttura sarebbe strategica per la mobilità delle persone e delle merci e per la competitività dei territori interessati. Le imprese pontine, prive di collegamenti rapidi e sicuri, non hanno più ossigeno per andare avanti. Il ritardo accumulato tra corsi e ricorsi, polemiche a volte strumentali, si è tradotto in una ferita aperta nel tessuto imprenditoriale di un territorio tagliato fuori con il resto del Paese e con l’Europa. La Pontina d’altronde non è più una strada adeguata a sostenere il carico di traffico a cui è sottoposta soprattutto sotto il profilo della sicurezza. Occorre dunque agire in fretta. Urgono risposte e senza ulteriori rinvii. Solamente pochi mesi fa la giunta regionale si è impegnata a mettere in atto, presso il Governo e i Ministeri competenti in materia, tutte le azioni necessarie per il mantenimento della piena disponibilità del finanziamento statale previsto, pari a 980 milioni euro, indispensabile per la realizzazione di questa opera. Adesso non c’è più tempo da perdere”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, consigliere regionale di Forza Italia e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.