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“Roma-Latina, subito riunione tra Regione e Ministero”

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“Autostrada: ora o mai più. Prendo atto della novità odierna, appresa nel corso del question time in Consiglio, rappresentata da un imminente incontro, che io auspico avvenga nel brevissimo tempo, fra la Regione Lazio ed il ministro delle Infrastrutture sul futuro della Roma-Latina. Siamo dunque arrivati alla fase cruciale, quella delle decisioni definitive. Mi auguro che l’iter per la realizzazione del Corridoio intermodale Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone si concluda il prima possibile.
Ho avuto modo di riconoscere linearità di pensiero del presidente Zingaretti che ha sempre detto che la Roma-Latina rientra fra le opere infrastrutturali prioritarie di questa regione.
Da tempo però ho lanciato l’allarme sul rischio che questa operazione finisca in un binario morto. L’iter procedurale resta incerto, a partire dalla gara sospesa e ancora sub-judice. Ma soprattutto fra 13 mesi scadrà il vincolo preordinato di esproprio. La reiterazione del vincolo è strumento fondamentale per la realizzazione dell’opera: alla scadenza infatti, non solo sorgerebbero ulteriori ostacoli, ma verrebbe meno definitivamente la possibilità dell’occupazione d’urgenza. Per questo non possiamo più perdere tempo.
Fortunatamente, da qualche settimana si sono venute a ricreare delle condizioni favorevoli ad un esito positivo della vicenda. Perché non abbiamo più Danilo Toninelli al Ministero delle Infrastrutture, esponente di un M5S sempre scettico sulle grandi opere pubbliche e che in piena estate aveva escluso la Roma-Latina dai finanziamenti del Cipe.
Il presidente Zingaretti al contrario, da sempre favorevole all’infrastruttura, riveste in questo momento storico il doppio ruolo di governatore della Regione Lazio ma anche di azionista importante del governo della nazione. E’ nelle condizioni migliori per poter concertare con il ministro De Micheli le modalità di realizzazione dell’opera. E’ il caso di dire ‘ora o mai più’.
I cittadini e le imprese della provincia di Latina vogliono sapere se possono lavorare ed investire nella regione, oppure se devono migrare altrove, magari anche all’estero, perché non c’è più futuro per loro”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare

 

 

 

 

 

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