“È giunto il momento che la società civile tutta si ribelli a questa guerra, la più grave di tutte le guerre in atto, ancor di più perché si combatte in casa nostra”. Giovanni Delle Cave, presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, interviene con un accorato appello chiedendo maggiore attenzione alla scia di sangue che non accenna a fermarsi. “Basta aggiunge – con questi disegni di legge, pacchetti o pacchettini per la sicurezza stradale, che all’esito di ogni iter parlamentare vediamo puntualmente svilire negli obiettivi“.
IL TESTO INTEGRALE DELLA NOTA
Italiani, svegliamoci, apriamo gli occhi! Stanno morendo i nostri cari sulle strade. Perché mai le telecamere dei nostri telegiornali non fissano per qualche giorno il proprio obiettivo sulle nostre strade? Perché i nostri giornali informano soltanto di chi muore trafitto da un proiettile, “esploso” da un’arma, dimenticando spesso chi viene ucciso da un’autovettura impazzita? Anche quest’ultima può essere utilizzata alla stessa stregua di un’arma. Non vi sono morti di “serie A” e morti di “serie B”: sopra a tutto c’è la vita, sacra e inviolabile. Maledetti, maledetti, maledetti! Tutti coloro che quotidianamente consentono questo scempio. Politici incapaci, pusillanimi, intorno a quel tavolo, adagiati su quelle comode poltrone, smettetela di indugiare ancora. Il vostro popolo, di cui dovreste aver cura (non fosse altro perché votandovi vi garantisce lauti stipendi) si sta estinguendo sulla strada. Ogni anno un paese è raso al suolo! Basta con questi disegni di legge, pacchetti o “pacchettini” per la sicurezza stradale, che all’esito di ogni iter parlamentare vediamo puntualmente svilire negli obiettivi. Sappiate, la prossima volta vi chiameremo assassini! Basta!!! Vergogna!!! Confidiamo in prossimi fatti, le parole non ci interessano.