illustrato i contenuti del decreto commissariale con cui si autorizzano le Aziende sanitarie a indire i concorsi nazionali per la selezione di 60 direttori di Unità Operative Complesse (UOC) a Roma e in tutte le province del Lazio. Le procedure di selezione, ricomprese nell’ambito dei budget assunzionali già previsti per l’anno in corso, dovranno concludersi entro il prossimo 31 dicembre. Nel caso di mancato rispetto di tale termine e in assenza di apposita e motivata relazione da parte dell’Azienda autorizzata, la Regione provvederà all’adozione dei necessari atti al fine di garantire la piena attuazione delle disposizioni. Dopo la stabilizzazione dei precari della sanità, operazione avviata dalla Giunta Zingaretti e mai vista prima nel Lazio, finalmente si torna a selezionare con concorso nazionale le figure apicali che svolgono un ruolo essenziale e determinante all’interno della struttura di cui saranno a capo. I numeri indicano che nel Lazio dal 2013 al 2017 sono state oltre 2.500 le unità di nuovo personale inserite nella sanità del Lazio – divise tra nuovi assunti e stabilizzati – e che saranno circa 3.000 le unità di nuovo personale che – tra nuovi assunti e stabilizzati – saranno immesse nella sanità pubblica del Lazio.
“La cosa più importante è dire la verità ai cittadini: la sanità del Lazio era una catastrofe per colpa del blocco della assunzioni, per il blocco degli investimenti, per il blocco delle procedure di pianificazione del sistema: siamo in una fase di ricostruzione dalla tragedia. – ha spiegato Zingaretti presentando il decreto commissariale – Si è passati da 60 a 3.500 assunti entro il 2018 e oggi con il nuovo decreto continuiamo con questa politica di assunzioni”. “Inoltre, – conclude – proprio ieri sono uscite le graduatorie dei nuovi 200 precari stabilizzati nella sanità che portano a 1.301 i lavoratori ora stabilizzati. Dopo anni di niet e di rinunce si conclude un lavoro di pianificazione per ricostruire un sistema malato. I concorsi sono un altro faro che punta non solo alla ricostruzione ma alla qualità delle cure ai nostri concittadini”.