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Sanità, Ricciardi: “Influenza tra le più intense degli ultimi 15 anni, anziani e giovani prime vittime”.

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“Stiamo vivendo una stagione influenzale tra le più intense degli ultimi 15 anni, registriamo un numero di casi enorme, i più giovani e i più anziani sono quelli più colpiti”. A dirlo è Walter Ricciardi, presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Italia in Salute, durante l’incontro di ieri a Roma su “La Gestione del Rischio Sanitario a cinque anni dalla Legge n.24/2017: le attività dei Centri Regionali per la sicurezza delle cure e dei Clinical Risk manager a confronto”.

“C’è una forte pressione sui sistemi ospedalieri ed è, perciò, necessario vaccinarsi, contro l’influenza e contro il Covid, e cautelarsi con le mascherine nei luoghi più affollati” sottolinea Ricciardi.

Durante l’incontro sono stati affrontati vari temi tra cui quello relativo ai finanziamenti alla sanità. “Se la manovra economica fosse confermata così come è in questo momento, le risorse destinate alla sanità sarebbero assolutamente insufficienti anche per garantire lo status quo con tutti i problemi di liste d’attesa e di carenza di personale che abbiamo – ha spiegato Ricciardi-  E’ necessario attingere a risorse che sono già pronte dall’inizio della pandemia, ossia il Mes sanità, senza le quali non possiamo fare alcun tipo di intervento. Nell’ambiente sanitario si vive una situazione di grande incertezza e di grande problematicità da parte degli operatori sanitari che si trovano tra due fuochi: da una parte i pazienti che chiedono assistenza e dall’altra la carenza delle risorse a loro disposizione”.

“Le risorse aggiuntive stanziate durante l’emergenza pandemica potevano essere utilizzate anche per sostenere e finanziare alcune iniziative previste dalla legge 24 del 2017 sulla Gestione del Rischio Sanitario – ha detto Federico Gelli, direttore Generale Sanità, welfare e coesione sociale della Regione Toscana -. Mi riferisco, ad esempio, all’articolo 14 della Legge che stabilisce la costituzione di un fondo a copertura dei danni, a carico dei cittadini, derivanti da responsabilità sanitaria oppure alla creazione di un fondo pubblico per l’alea terapeutica, che garantisca il ristoro di numerose situazioni in cui non è possibile individuare una responsabilità, per esempio un danno legato ad una infezione ospedaliera. La Fondazione Italia in Salute ha il compito di continuare a sostenere gli operatori e le strutture sanitarie del Paese”.

Riguardo al dibattito sulla legge 24, il direttore Gelli ha spiegato che “dopo 5 anni mancano ancora decreti sulla parte assicurativa e in questo c’è una responsabilità trasversale della politica”. Secondo Gelli “i decreti hanno ricevuto tutti i pareri istituzionali dovuti, ma il Consiglio di Stato non riesce a pronunciarsi. Una situazione che deve essere superata per rendere pienamente efficace la norma”.

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