Le Celebrazioni per il 74° Anniversario dello Sbarco di Anzio si concluderanno con un altro evento di primaria importanza: venerdì 26 gennaio, alle 9.00, al Cinema Astoria, ci sarà la proiezione del film documentario, di Bruno Bigoni, “My war is not over”, tratto dall’omonimo libro del Veterano dello Sbarco di Anzio, Harry Shindler e del noto giornalista Marco Patucchi. Alla proiezione dell’importante documentario sarà presente lo stesso Harry Shindler, per un incontro/confronto, al quale parteciperanno il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, l’Assessore, Laura Nolfi ed il Presidente del Museo dello Sbarco d Anzio, Patrizio Colantuono, con gli studenti delle scuole superiori del territorio.
“Domani mattina presto, come Comune di Anzio, rappresentati dal Presidente del Museo dello Sbarco, Patrizio Colantuono, saremo a San Benedetto del Tronto – afferma l’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, Laura Nolfi – ed in serata di nuovo ad Anzio, per accompagnare il Veterano, Harry Shindler, presso il suo solito albergo, ospite della nostra Città che sarà sempre riconoscente agli eroi protagonisti di quegli anni drammatici. Stiamo, di nuovo, mobilitando diverse scuole superiori del nostro territorio per mantenere viva, nelle nuove generazioni, la memoria sul nostro passato e per continuare a seminare la cultura della pace. Venerdì sarà un altro appuntamento importantissimo delle celebrazioni dello Sbarco, curate dal Gabinetto del Sindaco e dal Museo dello Sbarco di Anzio”.
L’ennesimo grande sforzo organizzativo del Comune di Anzio, con il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini che, nel suo intervento ufficiale del 22 gennaio, aveva salutato e ringraziato, idealmente, Harry Shindler, dando appuntamento agli studenti a venerdì 26 gennaio.
“My war is not over: poco più che ventenne, nel 1944, il soldato semplice inglese Harry Shindler sbarcò ad Anzio e risalì l’Italia per combattere una guerra che lo rese adulto, segnando il resto della sua esistenza. Oggi, a 95 anni, Harry vive a San Benedetto del Tronto, è vedovo di una moglie italiana e ha un figlio a Roma, conserva una grande energia e trascorre le sue giornate di veterano facendo luce su casi e vicende irrisolte dell’avanzata alleata in Italia. È un “Cacciatore di Memoria” affidabile ed esperto, al suo indirizzo continuano ad arrivare appelli, richieste di reduci o parenti che vorrebbero conoscere il destino di un soldato scomparso, trovare la sepoltura di un combattente al fronte, rintracciare un relitto… non lo fa per denaro, ma per un debito di memoria. La memoria, la sua natura più intima, soggettiva, quella che svanisce se non si fissa in un segno, è il punto di partenza per raccontare la sfida di Harry e la storia di tutti noi. Raccontata nel film anche una di quelle storie che fanno dubitare sulla casualità del destino: la lunga investigazione che ha permesso a Shindler di ricostruire le ultime ore di Eric Flechter Waters, sottotenente britannico, sbarcato ad Anzio, caduto a febbraio del ‘44, al Fosso della Moletta, sul territorio di Aprilia, e identificare il punto esatto del suo ultimo combattimento. Che il padre fosse morto in battaglia Roger Waters, il figlio musicista, lo ha sempre saputo. Quello che Roger e la sua famiglia non sapevano, però, era dove il padre fosse caduto, e dove riposassero le sue spoglie. Grazie a Shindler, Waters ha recuperato una cronaca che fissa l’accaduto e detta un luogo per onorare la memoria paterna. Ora, proprio nel punto in cui Eric Fletcher perse la vita, brilla una luce e un ulivo sta mettendo radici. L’ha piantato Roger, in compagnia di Shindler e pochi altri, con una cerimonia emozionante e riservata”.
Quel giorno, il 18 febbraio 2014, insieme al Sindaco di Aprilia, Antonio Terra, c’era la Città di Anzio, con il Sindaco, Luciano Bruschini, che, in ricordo dell’ufficiale britannico, Eric Fletcher Waters e di tutti i dispersi della Battaglia di Anzio, conferì al poeta britannico, Roger Waters, la Cittadinanza Onoraria di Anzio: “In memoria di Eric Fletcher Waters, sbarcato ad Anzio e disperso nelle paludi della guerra, ritrovato nei nostri cuori e nel nostro desiderio di pace e libertà attraverso l’intensa Poesia di suo figlio Roger, Ambasciatore di Pace, al quale la Città di Anzio con profonda gratitudine conferisce la Cittadinanza Onoraria”.
“Non lo faccio per sentirmi dire grazie, ma perché è un dovere salvaguardare la memoria di uomini e fatti che hanno attraversato anni così importanti per la storia di tutti noi”. Harry Shindler
“In un concerto degli Stati Uniti ho incontrato un reduce che, stringendomi la mano, mi ha detto: Roger, tuo padre sarebbe fiero di te. Oggi sono io ad essere fiero dei Cittadini di Anzio che, profondamente commosso, ringrazio”. Roger Waters, 18/02/2014
“Harry Shindler, Anzio sarà sempre la tua seconda casa, siamo tutti colmi di gioia per averti insieme a noi in questa giornata, che Tu hai reso possibile”. Luciano Bruschini, 18/02/2014