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Scioperano i rider ad Aprilia: “Vogliamo un trattamento più rispettoso”

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Scioperano i rider di Glovo che coprono quasi ogni giorno il territorio di Aprilia per le consegne a domicilio di cibo e non solo. Sono 35 lavoratori che da venerdì sera hanno avviato un sit- in di protesta davanti al Mc Donald’s di via Mascagni per poter far sentire la loro voce e rivendicare condizioni di lavoro più congrue. La protesta è iniziata alle 19.00 ed è proseguita per tutta la giornata di ieri. <Noi siamo rider di Glovo ad Aprilia – raccontano uniti – abbiamo iniziato a scioperare da venerdì perché stiamo lavorando in modo disumano. Glovo sta abbassando continuamente i pagamenti per i rider. Noi quando andiamo a ritirare l’ordine dal locale, alcuni locali non rispettano neanche il tempo di preparazione perché aspettiamo anche più di un’ora per ritirare un ordine. Di conseguenza il ritardo ricade su di noi e sul cliente che aspetta. Quindi noi chiediamo di una soluzione veloce. Altrimenti non potremo più garantire il servizio>. Alla protesta hanno partecipato solo rider, molti dei quali di nazionalità indiana che si procurano da soli bici o motorini e tentano di coprire centro e periferia per potersi guadagnare un compenso equo che possa aiutarli ad arrivare a fine mese. Non c’erano sindacati, erano soli. L’obiettivo comunque resta quello di far sentire le loro ragioni direttamente ai vertici dell’azienda che dovranno prendere atto della situazione e rispondere alle esigenze dei loro lavoratori. Su Aprilia non è facile servirsi delle consegne a domicilio molti ristoranti si sono organizzati in proprio, non è facile trovare sempre una consegna e altri ristoranti non vogliono attivare questa opzione. I pochi rider al lavoro fanno di tutto per poter rispondere alla domanda, ma ora chiedono più rispetto e più considerazione per quanto fanno ogni giorno.  Una protesta simile è avvenuta anche a luglio scorso. <Da un anno a questa parte la situazione si è fortemente aggravata – racconta un altro rider di 24 anni – Abbiamo tutti una partita Iva ma veniamo trattati come se fossimo dipendenti di Glovo, senza però godere dei loro diritti>. Niente ferie pagate, nessuna assenza permessa, neanche per questioni di salute: chi manca dal lavoro viene declassato in fondo all’elenco generato dalla App che distribuisce il numero di consegne giornaliere a ogni rider. 

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