Nota congiunta del Sindaco di Aprilia Antonio Terra e dell’Assessora all’Ambiente Michela Biolcati Rinaldi sulla rimodulazione della TARI. Un botta e risposta con il consigliere di opposizione Domenico Vulcano.
Nella giornata odierna, il consigliere di minoranza Domenico Vulcano ha consegnato ai media locali un proprio commento sulla vicenda della rimodulazione della TARI, approvata in Consiglio Comunale qualche settimana fa. Il suo intento è quello di far leva sull’abbassamento delle aliquote della tassa sui rifiuti in alcuni dei Comuni limitrofi per dipingere una gestione della raccolta differenziata ad Aprilia che – a suo dire – “stonerebbe” rispetto al quadro positivo che caratterizza le altre città.
Nella fretta di commentare, però, il consigliere Vulcano ha omesso alcuni dati abbastanza importanti per comprendere funzionamento e (soprattutto) i costi del lavoro svolto dalla Progetto Ambiente e dal Comune di Aprilia in questi anni.
Rileggendo i dati diffusi periodicamente da ISPRA (l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale che fa capo al Ministero dell’Ambiente), la situazione appare subito diversa da quanto descritto dal consigliere di minoranza: ad Aprilia, Città in cui la percentuale di raccolta differenziata sfiora il 70%, il costo pro capite del servizio di raccolta differenziata si attesta a 168,42 euro (il dato è l’ultimo disponibile e risale al 2017).
Si tratta di un dato assolutamente in controtendenza rispetto agli altri Comuni del territorio e del Paese intero, considerando che la media nazionale si attesta a 171,19 euro mentre il costo medio nel centro Italia supera i 200 euro annui.
Anche il confronto con i Comuni limitrofi sembra dipingere la medesima situazione: nel 2017 ad Anzio la RD è stata del 41,87% con un costo pro capite di 245,96 euro; ad Ardea, RD al 38,35 e costo pro capite di 206,23 euro; a Pomezia, RD al 64,01% e costo pro-capite annuo a 192,64 euro; a Cisterna di Latina RD al 36,49% e costo di 173,59 euro; a Latina differenziata al 23,80% e costo pro capite di 208,18 euro. Fa eccezione il solo Comune di Lanuvio, dove il costo pro-capite annuo si attesta a 152,86 euro.
Confrontando i dati apriliani con quelli di Comuni con una percentuale di raccolta differenziata assimilabile alla città pontina, Aprilia risulta comunque un caso virtuoso: A Tivoli, dove la raccolta differenziata è al 63,57% il costo medio annuo pro capite è di 199,17 euro. A Forma, che ha una differenziata al 64,28% il costo è di 216,84 euro. Fondi, che pure supera Aprilia per percentuale di RD, piazzandosi al 76,59%, il costo pro capite annuo è di 190,16 euro.
Sono cifre tenute ben nascoste dalle polemiche di queste settimane perché contribuiscono a dimostrare l’inconsistenza delle accuse di mala gestione rivolte alla Progetto Ambiente e all’Amministrazione comunale.
La raccolta differenziata è stata una decisione fortemente voluta dall’Amministrazione comunale apriliana a guida civica, che rivendichiamo con orgoglio. Vi sono, ovviamente, margini di miglioramento: come ripetuto spesso, anche in consiglio comunale, è nostra intenzione continuare a rendere il servizio di raccolta rifiuti sempre più equo ed efficiente, proseguendo nel percorso virtuoso che abbiamo saputo avviare in questi anni e che i dati confermano ampiamente, nonostante le contingenze economiche non semplici.