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“Se non paghi ti facciamo stuprare”. 18enne sequestrata in auto a Pontinia e minacciata con un coltello per un debito di droga.

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Una 18enne è stata sequestrata in auto a Pontinia e minacciata con un coltello per un debito di droga. “Se non paghi ti facciamo stuprare” gli avrebbero detto i suoi aguzzini, mentre con la ragazza in auto avevano raggiunto le campagne tra la 156 dei Monti Lepini e la Migliara 47, a Sezze, nella zona di Ceriara.  Solo dopo una ferma resistenza ed una breve colluttazione la vittima era riuscita a scappare e a chiedere aiuto. I fatti risalgono allo scorso 31 Luglio. Con l’accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Latina, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della permanenza in casa per un giovane ancora minorenne ed un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria a carico di un maggiorenne.

“Nella notte del 31 luglio 2023, – ricostruisce la nota dei Carabinieri – il personale della Sezione Radiomobile interveniva presso il pronto soccorso del locale ospedale Goretti, dove poco prima era giunta, a mezzo autoambulanza, una ragazza 18enne.

La stessa riferiva al personale medico di essere stata aggredita da due giovani che, con l”inganno, l’avevano fatta salire in auto e solo dopo una ferma resistenza e una breve colluttazione era riuscita a scappare ed a nascondersi nelle campagne tra la 156 dei Monti Lepini e la Migliara 47, in zona Ceriara di Sezze.

Presso la struttura sanitaria prima e, sul luogo dove si sarebbe consumata l’aggressione poi, i militari dell’Arma acquisivano tutti gli elementi necessari all`individuazione dei due soggetti, autori dell’aggressione.

I militari della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Latina riuscivano così a ricostruire che la sera tra il 30 e il 31 luglio 2023 la 18enne, che si trovava con altri amici in una piazza di Pontinia, veniva avvicinata e con una scusa fatta salire a bordo di un’auto di colore scuro, sulla quale vi erano anche dei ragazzi che lei conosceva fin da piccola. Una volta salita in auto i passeggeri lato posteriore, conoscenti della vittima, venivano fatti scendere a pochi metri di distanza e, la giovane vittima rimaneva da sola sui sedili posteriori.

Il conducente dell’auto immediatamente guadagnava strada e si recava in aperta campagna zona Ceriara di Sezze dove si fermavano sotto un ponte.

L’altro passeggero, minorenne, che nel frattempo si era impossessato del telefono della vittima e lo aveva gettato dal finestrino con l’auto in corsa, minacciava la ragazza che se non avesse pagato un debito di droga contratto con lui l’avrebbero fatta stuprare.

La giovane ragazza reagiva provando a scappare dall’auto ma le portiere erano bloccate, a quel punto, si allungava verso il cruscotto e riusciva ad afferrare le chiavi per cercare di aprire le portiere e darsi alla fuga. Il conducente della vettura, assieme al suo amico minorenne, risaliva in auto lato passeggero e per cercare di recuperare le chiavi e insieme colpivano più volte la ragazza sul corpo, alla testa e alle gambe. La ragazza veniva anche morsa sul dorso delle mani dai due ragazzi che, dopo aver preso un coltello dal vano portaoggetti dell’auto, ripetevano la frase “ACCOLTELLlAMOLA”.

In quel frangente sopraggiungeva un’auto il cui conducente notando l’aggressione che si stava consumando, faceva retromarcia. La ragazza approfittando della distrazione dei due aguzzini riusciva a scappare nei campi, portando con se la chiave meccanica di quell’auto e dirigendosi verso Sezze in cerca di aiuto.

L’automobilista si fermava nei pressi del ponte, dove avevano parcheggiato gli aguzzini e la giovane vittima e immediatamente, dopo essersi messo in sicurezza, chiedeva aiuto ad un suo conoscente che lo raggiungeva.

La vittima riusciva a fuggire e disperatamente chiedeva aiuto in zona anche citofonando a dei Casolari.

L’automobilista, che nel frattempo era andato a prendere il suo amico, riusciva a prestarle soccorso e chiamare il numero di emergenza 112 e l’ambulanza, mentre gli aggressori, utilizzando la chiave elettronica ancora in loro possesso si allontanavano facendo perdere le loro tracce.

Dopo una meticolosa ricostruzione dei fatti ed a conclusione di un’articolata attività d’indagine tra Pontinia, Sezze e Priverno – coordinata con la Dottoressa Giorgia Orlando, Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Latina – il Comandante della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Latina ed i suoi militari davano esecuzione a:  ordinanza di applicazione della misura cautelare della permanenza in casa” emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale per i minorenni di Roma n. ll22/23 r. G.i.p. a carico del minorenne; “ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria” emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale ordinario di latina n.3009/23 emessa a carico del maggiorenne, eseguita dal comando stazione carabinieri di Priverno”.

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