Sette irrecuperabili anni: sono quelli persi dall’amministrazione Coletta per riaprire il teatro. Nicola Calandrini, senatore di Fratelli d’Italia, ha ringraziato in una nota stampa il Commissario Carmine Valente. “La riapertura – spiega Calandrini – è la prova che riattivare un teatro già esistente era possibile e sarebbe stato possibile, con un po’ di pragmatismo. Ora la priorità è anche quella di riaprire la biblioteca e di rilanciare le funzioni del centro storico”.
La nota del Senatore Nicola Calandrini, presidente V commissione bilancio coordinatore provinciale di FdI
Ieri dopo sette anni, dopo le mille scuse accampate dalla Giunta di Damiano Coletta ha riaperto il teatro comunale Gabriele D’Annunzio. Opera del lavoro del Commissario Valente che voglio ringraziare.
La città torna a muoversi dopo un lungo sonno e ritrova i suoi naturali spazi di vita sociale e culturale. La riapertura è la prova che riattivare un teatro già esistente era possibile e sarebbe stato possibile, con un po’ di pragmatismo, senza dover attendere sette irrecuperabili anni. Da oggi a Latina si potrà tornare in un teatro pubblico, un pezzo dell’area urbana tornerà a vivere, le tante istituzioni culturali avranno a disposizione una struttura degna dei loro bisogni. Ora la priorità è anche quella di riaprire la biblioteca e di rilanciare le funzioni del centro storico. A 90 anni Latina ha il diritto di essere città di opportunità, città pulita, città del buon vivere. A breve tutti i cittadini saranno chiamati a fare la propria parte, votando per le nuove amministrazioni regionali e comunali e avranno davanti la possibilità di scegliere tra l’inconcludente politicamente corretto e la politica di coerenza e pragmatismo che il Governo ora alla guida della Nazione rappresenta.