“Tornano gli anni ‘60”: a Sezze, presso l’Auditorium “Mario Costa”, domenica 15 Gennaio alle 17.00 la manifestazione “Natale Setino” si chiude con una serata di musica che vedrà esibirsi dal vivo 7 gruppi musicali fondati negli anni ‘60 e ‘70 a Sezze. Nel foyer dell’Auditorium sarà allestita, a cura di Pietro Mastrantoni, una esposizione dei più famosi e ricercati spartiti musicali degli anni ’60.
Tutti quanti siamo legati a una canzone, chi più chi meno, un brano che sentiamo nostro. E tutti quanti siamo legati ad un’annata che più ha segnato l’adolescenza, la gioventù, gli amori, le amicizie. Sono gli anni ’60, bellezza. E noi proviamo a raccontarli a suon di musica.
In Italia le note e le voci che allietano le nostre giornate sono quelle di Claudio Villa e Domenico Modugno ma è Il Cielo in una stanza a segnare il 1960 prima con la versione interpretata da Mina poi con quella di Gino Paoli.
Bob Dylan fa il suo debutto a New York, gli Stati Uniti mandano i primi soldati in Vietnam. In Italia veniamo sommersi da Adriano Celentano con la sua 24 mila baci, da Giorgio Gaber con La ballata del Cerutti, da Tony Dallara e Peppino Di Capri. Però la leggerezza di una timida canzone segna le calde ore estive del 1961: Legata a un granello di sale. Nel 1962 muore Marilyn Monroe, c’e’ una grande crisi internazionale, al cinema arriva l’agente James Bond e i Beatles registrano il loro debutto: Love me do. In Italia scalano le hit cantautori come Sergio Endrigo, Fabrizio De André e Luigi Tenco.
Il 1963 è l’anno da una parte delle grandi icone, muore Kennedy, Giovanni XXIII scrive la Pacem in terris, Martin Luther King si impone con l’I HAVE A DREAM, dall’altra della grande tragedia, il Vayont. A livello musicale si impongono Gianni Morandi e Rita Pavone, Gino Paoli con Sapore di Sale, Edoardo Vianello con Abbronzatissima. Gigliola Cinquetti si impone al festival di San Remo e all’Eurovision Song Contest con Non ho l’età. Le classifiche italiane vedono alternarsi gruppi come I Giganti, The Rokes, l’Equipe 84 ma ci sono anche i Beatles. E, ovviamente Mina che porta al successo una canzone scritta da Jimmy Fontana e Tony Del Monaco, L’ultima occasione.
Chi non ricorda le manifestazioni contro la guerra del Vietnam, il primo episodio di Star Trek, il grande alluvione di Firenze? E Gianni Morandi con C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones? Era il 1966, ma a segnare l’anno musicale fu soprattutto il caschetto di Caterina Caselli e il ritmo irrefrenabile di Nessuno mi può giudicare. Il 1967 viene ricordato per la morte di Che Guevara, di Luigi Tenco e per una splendida canzone dell’Equipe 84 che segna la vita di tutti: 29 settembre. E’ il 1968 e in Italia cantiamo il grande successo di Celentano, Azzurro, frequentiamo il Piper, dove esplode Patty Pravo con la sua Bambola. Il 1969 ci porta sucessi come Lisa dagli occhi blu di Mario Tessuto e a Nada con il suo grande successo Ma che freddo fa.
Sezze e provincia non sono immuni da questi fervori musicali. Come è noto il nostro paese, oltre ad aver dato i natali ad illustri personaggi della cultura e dell’arte, è stato sempre vivo e particolarmente attento alla musica, nelle sue varie forme e linguaggi, cittadini e associazioni hanno sempre trovato motivo ed interesse artistico e professionale.
Non ultimo, ma non per importanza, è bene ricordare le diverse orchestrine o gruppi musicali che sono nati a Sezze alla fine del dopoguerra per assumere più rilevanza in seguito già dagli anni ’60 fino ai nostri giorni.
Il fenomeno invece, di gruppi musicali, è stato molto vivo e presente negli anni ’60 e ’70 a Sezze. Alcuni di questi gruppi, seppur in formazioni diverse, ancora sono presenti, altri sono del tutto scomparsi.
Sulla scia dei grandi musicisti inglesi ed americani e dei “complessi musicali” italiani anche a Sezze cominciano a costituirsi i primi gruppi che si ritrovano nelle sale parrocchiali, o nei locali dei partiti per provare i loro pezzi da presentare nelle feste di piazza o nelle sale da ballo.
Chi non ricorda i famosi gruppi setini dei “Peccatori”, “I Cardinali”, “I Galanti”, i “ The Gold Man”, e poi “Le Formule”, “Il Sistema Solare”, “Gli Odissea”, “I Canarini”, “I Rangers” e tanti altri che con la loro musica hanno fatto divertire ed innamorare quelle giovani generazioni.
Alcuni di questi gruppi continuano seppur in forma amatoriale la loro attività musicale, altri invece, si sono riuniti per l’occasione rispolverando gli antichi strumenti musicali e tutti insieme si esibiranno il 15 gennaio 2017 presentandoci alcune delle famose canzoni di quegli anni.
Sappiamo che in quegli anni Sezze non è stata esente dagli influssi dei movimenti politici e culturali che tanto hanno modificato il pensiero nelle giovani generazioni e la musica ha certamente aiutato, anzi collaborato ad affermare un nuovo modello di società. Gli anni Sessanta o, se preferite, i “mitici” anni Sessanta come spesso molti amano definirli, hanno rappresentato certamente il decennio caratterizzato dal più importante rinnovamento generazionale che il secolo scorso abbia mai visto.
La rassegna archeologica setina giunge quest’anno alla sua dodicesima edizione, come sempre organizzata dall’Associazione culturale “Il Grillo”, si avvale del patrocinio del Comune di Sezze. Il direttore artistico dell’Associazione Piero Formicuccia, ideatore di questo evento, tiene a precisare che il livello musicale delle ultime edizioni è notevolmente cresciuto e i gruppi che quest’anno si esibiranno non tradiranno certamente le attese del pubblico variegato proveniente dall’intera provincia di Latina.
Per l’occasione e per restare nel tema presso il foyer del Costa sarà allestita, a cura di Pietro Mastrantoni, una esposizione dei più famosi e ricercati spartiti musicali degli anni 60, pezzi pregiati che oggi è difficile reperire.
E allora l’appuntamento è per il 15 gennaio 2017, alle ore 17,00 per ascoltare dal vivo 7 gruppi musicali che allieteranno il pomeriggio musicale del “M. Costa”.