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SEZZE – La Compagnia di Riccardo Caporossi ospite della rassegna “In-Chiostro”.

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A Sezze prosegue la rassegna “In-Chiostro, arte ed enogastronomia nel Convento” promossa dall’Istituto Pacifici e De Magistris. In città arriva la Compagnia di Riccardo Caporossi con due spettacoli: venerdì alle 20.30, presso la Chiesa di Sant’Anna, va in scena “Memoria del Tempo, Tempo della Memoria”, spettacolo tratto da “Le Confessioni” di Sant’Agostino; sabato 23 settembre invece, alle 18.00, presso il Parco dei Cappuccini, ci sarà lo spettacolo itinerante “Storie che danno da pensare”. L’ingresso è libero.

Non è bastato il cambio di location ad oscurare la grande performance di Monica Guerritore a Sezze lo scorso sabato. L’attrice romana, all’auditorium Mario Costa, ha letteralmente stregato il pubblico della rassegna “In-Chiostro, arte ed enogastronomia nel Convento” portando a casa il plauso e la gratitudine di organizzazione e spettatori. Per la sua “Giovanna D’Arco” solo posti in piedi e tanto entusiasmo, riconoscenza per uno spettacolo che dopo anni di messa in scena mantiene ancora intatta la forza della sua autrice/attrice e del personaggio che questa interpreta. La Guerritore, nei panni della “Santa Martire”, ha dato prova delle sue grandi doti attoriali, consegnando al pubblico setino il racconto di una ragazza che ha deciso di sacrificarsi nel nome della fede in Dio.

La rassegna promossa dall’Istituto Pacifici e De Magistris, con il patrocinio del Comune di Sezze e il supporto della Provincia di Latina e della Compagnia dei Lepini, prosegue venerdì 22 e sabato 23 settembre con altri due appuntamenti del ciclo “Teatro nel Chiostro”, promossi e allestiti dalla Compagnia teatrale Club Teatro – Rem & Cap Proposte, diretta da Riccardo Caporossi.

Venerdì alle ore 20.30, presso la Chiesa di Sant’Anna (in via Pitti), va in scena “Memoria del Tempo, Tempo della Memoria”, spettacolo tratto da “Le Confessioni” di Sant’Agostino scritto da Caporossi, in scena con Vincenzo Preziosa e la partecipazione degli studenti dell’Istituto Pacifici e De Magistris. Una lettura delle pagine filosofiche più profonde di Sant’Agostino sul tempo e la  memoria, tra installazione e reading, per esplorare con Rem e Cap una nuova esperienza di teatro e far rivivere uno dei luoghi più suggestivi di Sezze.

Sabato 23 settembre invece, alle ore 18 presso il Parco dei Cappuccini, è la volta dello spettacolo itinerante “Storie che danno da pensare”, anch’esso scritto da Riccardo Caporossi e condotto da Vincenzo Preziosa, ancora una volta con la partecipazione degli studenti del Pacifici e De Magistris. Due appuntamenti che sapranno interessare e incuriosire un pubblico eterogeneo e che ben rappresenteranno lo spirito della rassegna.

La rassegna “In-Chiostro, arte ed enogastronomia nel Convento” è promossa nell’ambito del programma nazionale “Scuola: Spazio aperto alla Cultura” del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, un programma volto alla tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale e storico nazionale attraverso il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche. La direzioni artistica è affidata al professor Luigi Mantuano. L’ingresso agli spettacoli è libero.

 

SINOSSI – “MEMORIE DEL TEMPO, TEMPO DELLA MEMORIA”

Le Confessioni rappresentano, nella letteratura cristiana, uno dei documenti che meglio descrivono il fondamento della vita dell’uomo sulla terra nell’ascesi verso Dio ed un esempio di autobiografismo dove l’umanità con i suoi tormenti, le sue passioni, espressa da Agostino, diviene simbolo e guida per tutti gli sbandati dello spirito e della carne. Sant’Agostino ha scritto Le Confessioni nel 397, aveva circa 30 anni, con un linguaggio appassionato, un amore ardente verso il Creatore di tutte le forme visibili. Questo avvicinamento al Creatore è tanto più ravvicinato e conquistato quanto più il suo pensiero indaga nella profondità dell’anima. Verranno lette pagine tratte dai due libri X e XI, di sapore filosofico e teologico che concludono questa opera; con la quale Agostino ha tramandato la vita tumultuosa della sua gioventù e il bisogno di ricerca del Bene e della Verità.

 

SINOSSI – “STORIE CHE DANNO DA PENSARE”

Lo spettacolo è un viaggio tra sentieri naturali del Parco dei Cappuccini, costellato di azioni sceniche, installazioni, musica e letture di testi poetici, instaurando un dialogo tra l’elemento naturale e la natura dell’uomo. Frammenti e storie concrete che inducono a decifrare pezzo dopo pezzo, attraverso un percorso temporale, l’ascolto e la visione della Natura. Per lo spettatore è come essere dentro la scena, dentro un quadro, dentro un romanzo.

L’azione teatrale guiderà il pubblico in un viaggio sia reale, attraverso l’ambiente, sia immaginario con i testi e la drammaturgia proposti. Per il pubblico è una singolare esperienza e una modalità non consueta: all’interno di una scena naturale viene guidato a scoprire ed assistere agli eventi scenici collocati lungo il percorso con momenti in cui verrà anche invitato a leggere ed agire. Una modalità di coinvolgimento che rompe gli schemi tradizionali. L’ambiente arricchisce il Teatro di scenografie consentendo di superare le tradizionali barriere tra spettatore e attore, tra spazio scenico e spazio per il pubblico, creando tra loro una innovativa fusione.

Acqua, Terra, Fuoco sono gli elementi che dominano la scrittura scenica. In varie epoche, poeti, scrittori, musicisti, artisti in genere hanno preso spunto da questi elementi per le loro composizioni. Parlando di Acqua, Terra e Fuoco hanno parlato dell’essere umano, della sua esistenza e delle sue passioni.

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