Si è chiusa con l’assegnazione dei tradizionali premi di San Michele e della 2a Rassegna d’Arte Figurativa Premio Città di Aprilia, ieri sera, l’edizione 2020 della festa in onore del Santo Patrono. Una festa in formato ridotto a causa dell’epidemia da Coronavirus, che non ha però rinunciato alle funzioni religiose e ad occasioni di svago e socializzazione pur nel rispetto delle disposizioni sanitarie.
In piazza Roma, proprio al centro dell’isola pedonale allestita per l’occasione, il Sindaco Antonio Terra ha consegnato il Premio San Michele a cittadini e aziende apriliane, che si sono distinti in campo sociale, artistico, culturale e sportivo. Quest’anno, a ricevere il massimo riconoscimento cittadino sono stati l’attore Gabriel Montesi reduce dalle interpretazioni nelle pellicole Il primo re di Matteo Rovere e Favolacce dei fratelli D’Innocenzo; lo chef Arcangelo Terzo, medaglia d’argento ai Campionati italiani di Cucina 2018, 2019 e 2020, il pluripremiato ciclista professionista Matteo Rotondi e gli esordienti Leonardo Piccione e Andrea Casconi, distintisi nella competizione regionale CR Lazio, il direttore sanitario della CdC Città di Aprilia dott. Danilo Palermo e la studentessa Gaia Chiodi, vincitrice di un contest per videoclip contro il cyberbullismo.
A salire sul palco in piazza Roma per ritirare l’ambito premio sono state anche le aziende Discopoli con oltre 30 anni di attività, Melzi Delivery Solution impegnata da anni in un lodevole percorso di responsabilità sociale di impresa e Officina Animata Studio, riconosciuta come StartUp innovativa dallo Stato Italiano.
Assegnati anche i premi per la Rassegna d’Arte Figurativa Premio Città di Aprilia organizzata dall’Associazione Arte Mediterranea (Aprilia): quest’anno primo, secondo e terzo classificato sono stati rispettivamente Claudia Grigatti, Erika Mallardi e Incoronata Valiante.
Un riconoscimento è stato anche assegnato alle quattro associazioni di Protezione Civile e al direttore della ASL di Aprilia dott. Belardino Rossi, per l’impagabile lavoro assicurato nei mesi di lockdown e ancora oggi, per contrastare l’epidemia da Coronavirus e le sue conseguenze, soprattutto sulle fasce sociali più fragili del territorio.