Si introduce all’interno del Palazzo di Giustizia, a Latina, e minaccia verbalmente il Giudice Giuseppe Cario affinchè scarceri il figlio, detenuto dallo scorso 2 novembre dopo essere stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Ottobre Rosso. Il fatto è accaduto ieri mattina: ad introdursi in Tribunale la mamma di Gianluca Tuma, finito in carcere per estorsione e fittizia intestazione di beni. L’azione, rivolta al Gip che aveva firmato l’ordinanza cautelare a carico di Tuma, è durata una decina di minuti. Poi sono intervenute le forze dell’ordine e la vigilanza e la donna è stata accompagna fuori dal Palazzo di Giustizia.
Messaggi di solidarietà al Gip Giuseppe Cario sono giunti delle Istituzioni. “Una vicenda inaccettabile, – ha commentato il sindaco di Latina, Damiano Coletta – un gesto che merita una ferma condanna”. “Solidarietà ad un professionista in prima linea per la legalità – ha commentato il consigliere regionale pontino Enrico Forte – e per cui venne già disposta la scorta lo scorso anno: Latina – ha detto – ha bisogno di persone come lui”.
La vicenda è stata condannata duramente anche dalla sezione di Latina dell’Associazione Nazionale Magistrati.