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Sit-in a Sabaudia davanti alla Casa Domotica. Le chiavi non saranno restituite: “Ora si apra un tavolo di confronto”

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Sit-in di protesta questa mattina a Sabaudia davanti alla Casa Domotica: il Comune giorni fa ha chiesto alle associazioni che la gestiscono la restituzione delle chiavi per la scadenza del contratto mettendo a rischio progetti e attività per persone con disabilità grave. “Non capiamo cosa possa essere successo – ha detto Pietro Vittorio Barbieri, presidente del Centro Per l’Autonomia – abbiamo avuto un primo incontro la Giunta mesi fa, andato bene, nel quale è stata avviata una nuova programmazione, ora invece questa brutta notizia”.

Il presidio, pacifico, è stato avviato per chiedere all’amministrazione comunale di non interrompere i servizi già programmati. La questione sarà sicuramente esaminata in un Consiglio comunale. Nel frattempo però i disagi ricadranno sulle persone con disabilità che avevano fatto di quella struttura un importante punto di riferimento, ma anche sugli operatori che vi lavorano.

Aggiornamento:

È stato respinto con la forza di tante persone con disabilità e con i loro familiari, il tentativo di interrompere i servizi che sono in atto presso il (CRS) Centro di Residenziale di Servizi! Le chiavi della struttura non sono state consegnate. Oggi è stata vinta una battaglia e non l’intera guerra. Una delle cose più importanti per la Cooperativa è aver fatto capire chiaramente che la questione non riguarda una struttura, ma i servizi che li si realizzano e che questi servizi devono avere una collocazione fisica. Servizi innovativi, per persone con disabilità gravi che nessuno aveva mai portato sul territorio di Sabaudia, nel distretto e nell’ambito più largo della provincia. La Cooperativa Cpa è la prima ad aver portato la personalizzazione e l’inclusione come cifra dei servizi alla persona. È quindi l’unica che si è posta il tema dell’opportunità di una collocazione di lavoro effettiva alle persone con disabilità più grave. Oggi il confronto è stato aspro con i rappresentanti del comune, nella fattispecie con l’assessore alle Politiche Sociali. In questo incontro le tante persone con disabilità hanno instillato il seme del dubbio e da qui si riparte! È chiaro che ci si attende che ci siano altre iniziative da parte del Comune. Per ora si da per assunto quanto affermato dall’assessore, ovvero la disponibilità ad un confronto fattuale. Già dal 4 agosto era emersa la necessità di una collaborazione e del dialogo ma ci si è fermati. La questione non è stata presa in considerazione, mentre adesso apparentemente lo è, quindi da qui si riparte! Si ringrazia per la partecipazione alla manifestazione di risposta a quest’atto di imperio che il Comune stava mettendo in campo. Si ringraziano tutte le persone con disabilità ed i loro familiari, nonchè le associazioni, a partire dall’Associazione Paraplegici che ha mostrato solidarietà verso le disabilità intellettive. Si ringraziano anche le associazioni locali di Sabaudia perché hanno fatto non un atto di fede non verso la Cooperativa, ma verso i servizi che sono l’ elemento centrale, fondamentale per emanciparsi dalla condizione di subalternità per creare una vera inclusione, sulla base di un diritto autentico di scelta che tutte le persone anche le più gravi possono e devono esercitare.
Per concludere la Coop non intende avere un contenzioso con il comune che porti a un ricorso alla magistratura che può avere una durata tendente all’infinito, ma invece siamo dell’idea che è necessario se non indispensabile aprire un tavolo serio di confronto e lavorare su quello! Se ripartiamo da questo punto saremo ben disponibili ed è chiaro che non ci sottrarremo a tutte le questioni che ci porranno

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