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Sit-in in Piazza Roma ad Aprilia questo martedì per la Giornata Mondiale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia.

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“Celebriamo il 17 maggio – scrive il Collettivo Marsha di Aprilia – per ricordare quando nel 1990 fu cancellata l’omosessualità dalle malattie mentali comprese nella lista dell’Oms, venendo per la prima volta riconosciuta come ‘una variante naturale del comportamento umano’. È un grande traguardo per la storia dei nostri diritti, ma nonostante tutto ci capita ancora oggi di assistere a crimini d’odio contro persone appartenenti alla nostra comunità, significando che c’è ancora grande necessità di far sentire la propria voce e pretendere qualche cosa che in realtà dovrebbe esser già nostro – la sicurezza di poter essere chi vogliamo.

“Che due donne o due uomini non possano baciarsi per strada, pena scherno o percosse, al commissario proprio non va giù. Sa che la libertà non esiste in natura: frutto della cultura va difesa con cura altrimenti non dura”.

È con questa poesia di Magrelli – conclude il Collettivo Marsha di Aprilia – che vogliamo celebrare e difendere la giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia, la transfobia e la discriminazione di tutte le altre realtà queer. Scenderemo in piazza Roma per ricordare a tuttə che esistiamo e che facciamo rumore. Non abbiamo paura, insieme siamo forti”.

“Pensiamo alle situazioni di difficoltà, discriminazione ed odio vissute dalle persone LGBT+ nel nostro paese e nel mondo non separandole dall’oppressione di classe, razza e genere. Siamo favorevoli – scrive Fabio Federici, Segretario di Rifondazione Comunista Aprilia – ad ogni forma di tutela che possa aiutare le persone a cui la nostra società classista, razzista, sessista e omofoba cerca di impedire di vivere una vita dignitosa.

L’articolo tre della Costituzione non è per noi un fiore appassito.  Riteniamo parimenti che la lotta del movimento LGBT+ sia importante per mettere in crisi l’assetto patriarcale e capitalistico che vede nel governo Draghi la sua danza macabra più terribile, tra privatizzazioni, povertà ed espansione di un’economia bellicistica.

La tutela delle persone LGBT+, come abbiamo visto nell’iter del ddl Zan, non rientra nell’ambito di interesse di un governo e di un parlamento asserviti a questa prospettiva neoliberista e conservatrice, in ritardo persino rispetto alle politiche dell’Unione Europea. La nostra solidarietà e il nostro appoggio, per quel che ci è dato vivere nella città di Aprilia, sono completi, e non solo come partito, ma come circolo alla cui vita politica partecipano persone omosessuali portando il loro vissuto, che è importante per noi tutt*”.

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