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Spaccio di droga: i Carabinieri di Castel Gandolfo arrestano tre esponenti della famiglia Casamonica.

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Spaccio di droga: i Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo arrestano tre esponenti della famiglia Casamonica.  Questa mattina, i militari hanno eseguito un provvedimento cautelare in carcere – emesso dal Gip del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura – nei confronti di 3 esponenti della nota famiglia Casamonica, padre, madre e figlio, residenti a Ciampino, ritenuti responsabili dei reati di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Gli arresti sono stati eseguiti nell’ambito dell’operazione “Capri”, avviata nel novembre del 2018.

“Coordinata dai Sostituti Procuratori Giovanni Taglialatela e Luigi Paoletti e condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castel Gandolfo, – si legge nella nota stampa – l’operazione ha permesso di delineare un collaudato sistema di spaccio di stupefacenti, dove l’intero nucleo familiare appartenente alla nota famiglia di origine sinti, era riuscito, grazie alla forza intimidatrice del proprio nome, ad assicurarsi, in maniera quasi esclusiva, l’approvigionamento di cocaina nella zona di Ciampino e nel quartiere Morena di Roma, utilizzando come base operativa la loro villa.

Proprio la sfarzosa dimora di via Capri, confiscata nel giugno scorso, nell’agosto del 2016 era già stata al centro delle cronache per essere stata interessata da una violenta esplosione dove perse la vita un altro appartenente ai Casamonica, il giovane Nicandro.

Il modus operandi del gruppo criminale era sempre lo stesso. Gli acquirenti, dopo aver citofonato e proferito la “parola d’ordine”, venivano fatti entrare nel giardino dell’abitazione e, sotto l’occhio vigile di decine di telecamere di videosorveglianza, attendevano il cenno di uno dei proprietari per effettuare lo scambio.

Particolarmente significative le testimonianze raccolte, che disvelano come il nome Casamonica incutesse uno straordinario timore nei confronti dei vari acquirenti fermati, ai quali sono state sequestrate decine di dosi”.

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