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Maxi blitz contro lo spaccio tra Primavalle e Latina, arresti e sequestri. Uno dei ricercati è di Aprilia.

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Maxi operazione contro lo spaccio tra Primavalle e la provincia di Latina. Ieri all’alba i Carabinieri della compagnia Trastevere di Roma hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip – su richiesta della Dda – a carico di 31 persone; tra loro anche 2 minorenni ed un 40enne che aveva vissuto per molti anni ad Aprilia, al momento irreperibile. Le indagini sono iniziate nel febbraio del 2018. Gli inquirenti hanno scoperto che il quartiere romano Primavalle era diventato come Scampia: c’erano turni e stipendi per gli spacciatori, con tariffe notturne, vedette per avvertire dell’arrivo delle forze dell’ordine. Tra i pusher era stata reclutata anche una 13enne, figlia di una donna finita in arresto, che si occupava di fornire droga e recuperare il denaro dai clienti. 

Il 40enne apriliano coinvolto nell’inchiesta, e attualmente irreperibile assieme ad un altro indagato, pare avesse il ruolo di vedetta.

Le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Trastevere, guidate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno coinvolto anche la provincia di Latina e sono state avviate nel febbraio 2018 e hanno consentito di accertare l’esistenza di un’associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, strutturata su un gruppo criminale a connotazione territoriale, composto da soggetti residenti o domiciliati nel quartiere capitolino Primavalle, in un’area di edilizia popolare.

I riscontri investigativi, oltre a individuare la zona quale punto di smistamento di cocaina e crack al dettaglio, hanno consentito di acclarare una continua affluenza di consumatori abituali, i quali, sicuri di poter acquistare lo stupefacente, concordavano gli appuntamenti facendo riferimento a specifici colori, a seconda della tipologia e della grammatura desiderata (blu per una dose grande di cocaina e rosso per una dose piccola di crack).

Le indagini hanno altresì permesso di accertare uno stabile concorso degli indagati nello spaccio, con precisa divisione di compiti e ruoli, idonea a configurare specifiche responsabilità per le singole cessioni di sostanza stupefacente, nonché l’inserimento di ben 30 dei soggetti indagati, perlopiù con precedenti di polizia per reati specifici, in un contesto associativo.

Nel corso dell’attività, sono state arrestate 22 persone in flagranza di reato, trovate in possesso complessivamente, nelle varie occasioni, di 272 grammi di cocaina e circa 13.000 euro in contanti. Si stima un volume d’affari pari ad oltre 180.000 euro al mese.

Uno degli arrestati, una donna, si faceva anche aiutare dalla figlia tredicenne: alla piccola era stato affidato il compito di lanciare le “palle” dal balcone e recuperare i soldi. Un fatto che desta scalpore e preoccupazione, considerando l’utilizzo di una bambina in età ancora non punibile dalla legge.

Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso le case circondariali di Roma ovvero accompagnati ai rispettivi domicili in regime di detenzione.

Sono attivamente ricercati due soggetti, resisi irreperibili, destinatari rispettivamente di una misura cautelare in carcere e di un divieto di dimora con contestuale obbligo di presentazione alla P.G.

 

 

 

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