L’11 Luglio dello scorso anno, mentre si trovava in vacanza a Sperlonga, venne risucchiata dall’aspiratore della piscina dell’Hotel Virgilio, dove soggiornava assieme alla mamma e alla sorellina di 4 anni. La 13enne di Frosinone Sara Francesca Basso, rimase imprigionata sott’acqua per diverso tempo e morì, dopo essere stata soccorsa da un turista, alcune ore dopo all’ospedale “Gemelli” di Roma, per annegamento.
Ora, a distanza di un anno dal tragico evento, è stato chiesto il rinvio a giudizio per tre persone, ritenute responsabili del reato di omicidio colposo. Si tratta del rappresentante legale della società che gestisce l’albergo, dell’ex proprietario e del costruttore della piscina che nel 2004 realizzo l’impianto di aspirazione.
Secondo la Procura di Latina la morte di Sara Francesca Basso venne cagionata per “imperizia”.