“Sport in carcere”: si è concluso il progetto del CONI presso la casa circondariale di Latina. Lo scopo era quello di promuovere salute e benessere grazie ai benefici dell’attività fisica. I detenuti hanno potuto praticare il badminton, con l’istruttore Adriano de Nardis e la ginnastica a corpo libero, con l’istruttrice Roberta Romagnuolo, entrambi professionisti del settore, già alla seconda edizione del progetto, diretti dal coordinatore tecnico CONI Latina Marcello Zanda.
“Le finalità del progetto – spiega la delegata CONI regionale per la provincia di Latina, Alessia Gasbarroni – sono quelle di cercare di sviluppare un’educazione corporea e motoria per l’affermazione di abitudini sane nella quotidianità carceraria, uscendo dal sedentarismo, e la consapevolezza della salute psicofisica.
Valorizzare la dimensione ludica come opportunità di socialità e di allentamento delle tensioni prodotte dalla condizione detentiva. Far acquisire una cultura sportiva fondata sui valori della continuità dell’attività, dell’autodisciplina e dell’aggregazione. Sport quindi non solo come promozione di sani stili di vita ma anche pratica disciplinante, come educazione alle regole. Voglio ringraziare la direttrice del carcere, Nadia Fontana, ed il Capo Area Giuridico Pedagogica, Rodolfo Craia, per la disponibilità che ogni anno ci dimostrano. Inoltre, grande merito va al coordinatore tecnico Zanda ed agli istruttori, De Nardis e Romagnuolo, che con professionalità portano lo sport in un contesto non facile”.