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Su delega della DDA arrestato a Dubai un narcotrafficante inserito nella lista dei “latitanti pericolosi”. Operazione della Finanza di Roma.

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In arresto un noto narcotrafficante, esponente di spicco della criminalità albanese romana e già inserito nella lista dei “latitanti pericolosi”. Il cittadino si era rifugiato a Dubai dopo essere evaso, nel dicembre 2023.

Su delega della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina, a conclusione di un costante coordinamento e scambio informativo tra il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, il II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno e la Polizia di Dubai è stato tratto in arresto un noto narcotrafficante, esponente di spicco della criminalità albanese romana e già inserito nella lista dei “latitanti pericolosi”.

Il cittadino si era rifugiato a Dubai dopo essere evaso, nel dicembre 2023, da una comunità di recupero ove era stato ristretto in esecuzione di una condanna a una pena detentiva inflittagli, in primo grado, per traffico internazionale di stupefacenti.

L’operazione è il frutto della cooperazione internazionale promossa dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma, con il supporto dell’Ufficiale del Corpo Esperto di Sicurezza presso l’Ambasciata d’Italia negli Emirati Arabi Uniti (Abu Dhabi), sotto il costante coordinamento della D.D.A. capitolina.

Nell’ambito della cooperazione sono state condivise con gli omologhi emiratini circostanziate informazioni sulla localizzazione del narcotrafficante, favorendone così il rintraccio operato direttamente dalla Polizia di Dubai (Most Wanted Person Department Dubai Police).

Nonostante la fuga in territorio estero, la Guardia di Finanza, nel quadro delle molteplici indagini disposte dalla D.D.A. di Roma, ha acquisito diversi elementi di conoscenza sugli spostamenti e sulla localizzazione dell’evaso, ha intrattenuto specifiche ed efficaci interlocuzioni con i competenti organi collaterali.

L’arrestato, all’esito del relativo iter di estradizione, sarà accompagnato in Italia dove potrà scontare la pena detentiva ricevuta.

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