“Sua figlia ha avuto un incidente, servono soldi per le spese legali”. Una pensionata di 74 anni di Velletri è stata truffata da due donne del napoletano che, fingendo di appartenere all’Arma dei Carabinieri, sono riuscite a portarle via la somma contante di 5mila euro e vari gioielli in oro. Le due truffatrici, per fortuna, sono state intercettate in strada dai Carabinieri e sottoposte a controllo sono state trovate in possesso dell’intera refurtiva. Una delle due donne, una 42enne, riconosciuta dalla vittima, è stata arrestata; la complice, invece, è stata denunciata a piede libero per truffa in concorso.
I fatti sono accaduti il 7 marzo scorso: i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Velletri, durante un servizio perlustrativo del territorio, insospettiti dall’atteggiamento delle due donne, entrambe residenti a Napoli, già note alle forze dell’ordine, hanno deciso di sottoporle ad un controllo d’iniziativa che ha permesso di trovarle in possesso della somma di circa 5.000 euro in contanti e diversi gioielli in oro.
Ragion per cui, i Carabinieri a seguito degli ulteriori accertamenti svolti, hanno raccolto elementi indiziari che hanno consentito di collegare quanto rinvenuto ad una truffa commessa, alcuni minuti prima a poca distanza dalla località del controllo, in danno di una donna 74enne.
In particolare, l’anziana signora in sede di denuncia ha raccontato di essere stata contattata sul telefono fisso da una donna la quale, spacciandosi per fantomatico “Carabiniere”, la informava che, di lì a breve, si sarebbe presentata a casa una sua incaricata per ritirare denaro e preziosi necessari al pagamento di spese legali collegate ad un fantomatico incidente stradale in cui era rimasta coinvolta la figlia della vittima.
Carpita al telefono la fiducia dell’anziana, una donna ha raggiunto l’abitazione e si è fatta consegnare il denaro ed i gioielli che la vittima, preoccupata per la figlia, aveva già accuratamente preparato.
Per questo motivo, la 42enne, riconosciuta dalla vittima, è stata arrestata. Il Tribunale di Velletri ha convalidato l’arresto e, con il patteggiamento, condannato la donna a un anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa) con una multa di euro 600 e l’immediata restituzione alla vittima della refurtiva sequestrata. Mentre la 41enne è stata denunciata a piede libero.