La Regione Lazio, con una delibera di Giunta, propone l’istituzione della Zona Logistica Semplificata (la ZLS) e approva il “Piano di Sviluppo Strategico – aggiornamento 2024”. “Un importante passo in avanti per lo sviluppo economico e infrastrutturale della regione. – commentano dalla Pisana – La ZLS, una delle misure chiave per il rilancio delle aree portuali e industriali, punta a semplificare i processi amministrativi e ad incentivare nuovi investimenti, promuovendo sia la competitività delle imprese locali e nazionali sia l’insediamento di nuove aziende. Le aree totali che possono essere inserite all’interno della ZLS coprono una massima estensione di 5.709 ettari.
“Confidando che la proposta venga approvata quanto prima dal Consiglio dei Ministri, – commenta la Cisl Lazio – potranno esserci una combinazione di incentivi, semplificazioni, investimenti in infrastrutture moderne che potranno favorire ambienti opportuni per la crescita, l’innovazione e quindi l’occupazione”.
Tra le 49 proposte di aree da inserire nella ZLS, nella provincia pontina ci sono Latina, Aprilia, Cisterna, Pontinia, Fondi ed altre sei cittadine del sud pontino. In provincia di Roma, invece, figurano anche Ardea, Pomezia, Albano e Velletri.
Le interviste al Presidente Francesco Rocca e all’Assessore Giancarlo Righini:
“La Zona Logistica Semplificata – prosegue la nota della Regione Lazio – è istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, su proposta/richiesta della Regione interessata.
La Regione Lazio ha avviato il processo di istituzione della ZLS oltre un anno fa, con l’obiettivo di creare un sistema integrato di trasporti e infrastrutture.
GLI OBIETTIVI
La Regione Lazio intende associare alla ZLS i seguenti obiettivi strategici:
sviluppare nuovi investimenti da parte delle piccole e medie imprese locali nei settori di riferimento dell’economia regionale;
attirare investimenti di nuovi operatori in grado di assorbire la mano d’opera in uscita da settori in crisi o soggetti a pesanti ristrutturazioni o di incrementare i livelli di occupazione;
promuovere l’integrazione delle catene del valore e la c.d. “filiera corta” a livello regionale e interregionale, attraverso la valorizzazione e il rilancio del ruolo e delle funzioni di integrazione logistica e produttiva dei sistemi portuali e delle piattaforme e degli snodi logistici regionali;
attivare le azioni infrastrutturali e funzionali necessarie affinché il territorio regionale acquisisca un ruolo logistico-infrastrutturale centrale all’interno dei flussi di trasporto di merci e passeggeri al livello locale, nazionale ed internazionale, dando nuovo impulso al sistema portuale laziale;
ricostruire un’identità “marittima” adeguata al suo sviluppo costiero, in grado di produrre sinergia tra aree costiere ed aree interne;
Al fine di conseguire tali obiettivi, il Piano di Sviluppo Strategico presenta un insieme di misure articolato nelle seguenti linee di intervento:
snellimento amministrativo e burocratico delle procedure amministrative per l’ottenimento delle autorizzazioni per le attività produttive e per la realizzazione di opere;
efficientamento dei servizi portuali e doganali;
rafforzamento dei collegamenti funzionali strutturali tra i porti e i centri logistici, attraverso il potenziamento delle linee ferroviarie e stradali;
benefici fiscali e/o contributivi per coloro che svolgono attività imprenditoriali all’interno della ZLS;
attivazione di strumenti di finanza pubblica, con il coinvolgimento della Regione o della BEI (Banca Europea per gli Investimenti), a favore delle imprese insediate (o che intendano insediarsi) nelle aree ZLS.
Criterio metodologico applicato per la definizione delle porzioni di territorio interessate dall’istituzione della Zona Logistica Semplificata:
Sono stati privilegiati gli aspetti collegati con lo sviluppo industriale ed economico del territorio, selezionando i seguenti indicatori, rilevabili su base comunale:
• presenza o meno di aree industriali all’interno del comune;
• presenza all’interno del comune di imprese che maggiormente interagiscono con gli attuali sistemi portuali livello di internazionalizzazione del tessuto imprenditoriale comunale;
• livello di presenza all’interno del comune di attività imprenditoriali.
Sono inoltre inclusi i Comuni nei quali insistono infrastrutture portuali e piattaforme logistiche di rilevanza regionale.
L’obiettivo è quello di creare aree omogenee e sinergiche sul territorio, creando un volano per lo sviluppo territoriale regionale in cui sono inclusi i Comuni nei quali insistono infrastrutture portuali e piattaforme logistiche di rilevanza regionale (Civitavecchia, Fiumicino, Gaeta, Roma, Santa Palomba/Pomezia, Guidonia, Orte, Fondi, Fara in Sabina, Colleferro).
Ai fini della istituzione della Zona Logistica Semplificata nella Regione Lazio, e tenendo conto dei limiti di estensione disponibili, sono quindi stati identificati in via prioritaria i Comuni della pagina seguente.
49 proposta aree da inserire nella ZLS
Civitavecchia
Civita Castellana
Patrica
Fiumicino
Colleferro
Piedimonte San Germano
Gaeta
Fara in Sabina
Pomezia
Accumoli
Ferentino
Pontinia
Albano Laziale
Fiano Romano
Rieti
Amatrice
Fondi
Roma
Anagni
Formello
Sant’Andrea del Garigliano
Aprilia
Formia
Sant’Ambrogio sul Garigliano
Ardea
Frosinone
Sant’Apollinare
Campagnano di Roma
Guidonia Montecelio
San Giorgio a Liri
Cassino
Itri
Santi Cosma e Damiano
Castelforte
Latina
San Vittore del Lazio
Ceccano
Leonessa
Tarquinia
Ceprano
Minturno
Tivoli
Cisterna di Latina
Monterotondo
Velletri
Cittaducale
Orte
Villa Santa Lucia
Viterbo
In particolare, le aree comprese nel territorio di Roma sono: Castel Romano, Malagrotta, Tiburtina e Santa Palomba.
Il Piano di Sviluppo della Zona Logistica Semplificata del Lazio prevede l’attivazione delle misure, inizialmente nelle zone individuate nei Comuni della tabella di cui sopra, per poi poter essere esteso in fase di sviluppo successive ad altre zone o ad altri Comuni in relazione agli stessi criteri.
La selezione delle aree è stata effettuata in base a una logica che ha considerato l’importanza dei nessi tra i porti e le “aree retroportuali”, non tanto come continuità spaziale, ma piuttosto come legame economico-funzionale con i principali snodi logistici e industriali dell’intera regione.
Tale logica ha preferito far prevalere le direttrici strategiche e le vocazioni territoriali, anziché l’espansione territoriale omogenea.
Per quanto riguarda la selezione delle aree da inserire in perimetrazione, essa si è basata sulle superfici delle aree industriali formali (c.d. “aree D” da PRG) occupate, ossia dove già insistono degli insediamenti produttivi, attivi o dismessi, sempre nell’ottica di consumare meno suolo possibile.
Agevolazioni per le imprese nella Zona Logistica Semplificata (ZLS)
La Zona Logistica Semplificata (ZLS) rappresenta un’importante opportunità per le imprese che operano al suo interno, grazie a un pacchetto di agevolazioni volte a favorire la crescita economica e lo sviluppo industriale.
Le principali agevolazioni previste per le aziende attive nella ZLS sono:
Credito d’imposta: le imprese possono beneficiare di un credito d’imposta, nei limiti consentiti dalla normativa dell’Unione Europea.
Agevolazioni per gli investimenti: sono previsti incentivi finanziati con risorse regionali per supportare gli investimenti nelle aree interessate.
Semplificazione amministrativa e burocratica: procedure semplificate e agevolazioni amministrative riducono i tempi e i costi delle pratiche burocratiche.
Zona franca doganale interclusa: possibilità di istituire una zona franca doganale interclusa, che consentirebbe ulteriori vantaggi fiscali e doganali.
Le aree totali che possono essere inserite all’interno della ZLS coprono una massima estensione di 5.709 ettari.