Agricoltori apriliani in difficoltà per le ingiunzioni di pagamento legate alla Tari sui capannoni agricoli. Uniti hanno inviato una lettera all’amministrazione comunale per chiedere un confronto urgente. Un appello viene rivolto al sindaco Principi, ma anche agli assessori alle Finanze e alle Attività Produttive, Gemma Stampatore e Carola Latini. Nei giorni scorsi il primo cittadino aveva tentato di rassicurare la categoria dichiarando pubblicamente che verranno affrontate tutte le loro problematiche nei prossimi giorni. Rassicurazione per il momento inefficace.
“Già colpiti dalla moria del kiwi e dai forti danni dovuti alla peronospera della vite, nonché dai prezzi bassi del latte e dall’esorbitante aumento dei costi di produzione dovuti alle varie guerre in corso, gli agricoltori apriliani – si legge in una nota – si vedono ora penalizzati anche dal pesante fardello delle ingiunzioni tari sui depositi agricoli. Una tassa caricataci dal Comune di Aprilia in modo assolutamente ingiusto visto che, secondo le norme nazionali in materia di tassazione dei rifiuti speciali, i depositi agricoli sono esclusi perché produttivi di soli rifiuti speciali che il Comune non può smaltire. Per questi motivi, e con il fine di far emergere una voce che chieda l’applicazione di una legge nazionale di buon senso, che è stato costituito “COMITATO AGRICOLTORI APRILIANI”. Con la creazione del comitato chiediamo ascolto e attenzione da parte del sindaco di Aprilia, Lanfranco Principi, e dall’amministrazione comunale tutta. Perché siamo arrivati al caso limite che, neppure vendendo le nostre attività, riusciremmo a pagare le esorbitanti cifre richieste dall’ente comunale”.