“Dopo aver fatto un bando, con cui rivolgendosi soprattutto a professori universitari cercava i migliori per formare il nuovo Consiglio di Amministrazione, Acqualatina ha confermato i soliti noti e ancora una volta è pure emerso che i servizi forniti dalla società mista che gestisce il servizio idrico sono pessimi. Come se nulla fosse, però, i sindaci hanno continuato ad approvare le scelte della spa dell’acqua e pure gli aumenti delle già salatissime bollette. Il gestore si trova di nuovo in classe E, la più bassa, per adeguatezza del sistema fognario, qualità dell’acqua erogata, elevata vulnerabilità delle fonti di approvvigionamento, ovvero delle sorgenti, e perdite idriche. Ai sindaci sembra andare bene così. Tanto da dare il via libera agli aumenti tariffari appunto, con la sola contrarietà dei Comuni di Bassiano e Ventotene e l’astensione di quelli di Formia e Castelforte. Nel piano degli investimenti sulle sorgenti previsto un solo intervento nel 2023 a Mazzoccolo. L’ennesimo tradimento ai danni dei cittadini è stato consumato. I cittadini continueranno a pagare sempre di più e per servizi sempre scadenti, come sanno bene soprattutto nel sud pontino, dove di frequente i rubinetti sono a secco o sgorga soltanto acqua marrone, inutilizzabile. Tutto questo non è accettabile e lo è ancor meno che chi è stato eletto anziché fare gli interessi della propria comunità sembra fare solo quelli di Acqualatina”. A dichiararlo Raffaele Trano (L’Alternativa C’è), membro della Commissione bilancio alla Camera.