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Truffe agli anziani: la Mobile di Latina mette in manette due donne di Anzio.

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Truffe agli anziani: gli agenti della Squadra Mobile di Latina mettono in manette due donne di Anzio. Si tratta di Rosalba Falchi di 40 anni e Emma Di Lorenzo di 56 anni, entrambe sottoposte ai domiciliari e ritenute responsabili di una serie di truffe e raggiri a danno di persone anziane di Latina, ma anche della zona dei Castelli Romani. Gli arresti – in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare – sono stati effettuati in collaborazione con i Carabinieri della Compagnia di Velletri. Nel corso delle perquisizioni, gli investigatori hanno recuperato oggetti in oro ed anche dei capi di abbigliamento identici a quelli indossati in alcune circostanze da una delle truffatrici. indagato il marito di Rosalba Falchi, un albanese di 41 anni, indiziato di concorrere nell’occultamento del bottino, presso un’abitazione di Anzio.

“A coronamento di complesse e laboriose indagini condotte da personale della terza sezione della Squadra Mobile di Latina, riguardante il  reato di truffe in danno di anziani, messe in atto da individui senza scrupoli su tutto il territorio nazionale e che come è noto colpisce anche la nostra Provincia, il personale della Squadra Mobile, – si legge nella nota stampa della Questura – in collaborazione con personale dell’Arma dei Carabinieri della Stazione di Velletri, nelle primissime ore della mattinata di ieri, dava esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari e perquisizioni domiciliari, a carico di Rosalba Falchi (classe ‘68) ed Emma Di Lorenzo (classe ‘62) entrambe residenti nel comune di Anzio, in quanto gravemente indiziate di essere le autrici di almeno una decina di episodi di truffa in danno di persone non più giovanissime, commessi in questo capoluogo ed in alcuni comuni dei Castelli Romani.

“Il modus operandi delle due truffatrici, – spiega la Polizia –  consisteva nel raggirare le proprie vittime facendo credere loro che potevano essere destinatarie di una congrua somma di danaro (fino a 50 mila euro), a fronte dell’adempimento di alcune spese notarili ammontanti ad alcune migliaia di euro, che potevano essere oblate con denaro contante ma anche oggetti in oro e preziosi.

Le ignare vittime, abilmente raggirate mediante artifizi, effettuavano il pagamento richiesto accecate dal facile guadagno, dando fondo ai propri averi, scoprendo poi in seguito di essere state truffate, cadendo nello sconforto.

A seguito dei gravi indizi raccolti dai due uffici investigativi operanti, venivano emessi un decreto di perquisizione domiciliare da parte della A.G. di Latina ed un’ordinanza di custodia cautelare da parte della Procura della Repubblica di Velletri a carico delle due donne, che venivano sottoposte agli arresti domiciliari.

Nel corso delle perquisizioni, venivano rinvenuti oggetti in oro opportunamente occultati in alcuni capi di biancheria ed un telefono cellulare ancora imballato, sospettati di essere il provento del reato di truffa che aveva dato origine ai provvedimenti delle AA.GG. sopra indicate, nonché capi di abbigliamento utilizzati in questo capoluogo, identici a quelli indossati in alcune circostanze da una delle truffatrici.

Oltre alle citate donne, veniva indagato anche A. D. (classe 77), coniuge albanese di FALCHI Rosalba, in quanto indiziato di concorrere nell’occultamento del bottino, presso una separata abitazione ricadente nel comune di Anzio.

Sono in atto ulteriori indagini in merito all’individuazione di vittime del gruppo delinquenziale.

Preme sollecitare la collaborazione della cittadinanza, al fine di contrastare tale tipo di reato, segnalando tempestivamente alle forze dell’ordine qualsiasi comportamento sospetto o inusuale, ricordando nel contempo di adottare alcune semplici precauzioni, quali:

–        Non far entrare in casa sconosciuti

–        Non cedere alla prospettazione di facili guadagni;

–        Non consegnare denaro o preziosi nelle mani di persone sconosciute, in quanto pagamenti genuini ed atti legali, non prevedono tale modalità di corresponsione.

 

–        Tenersi aggiornati mediante la consultazione della stampa o dei media sulle modalità di attuazione di questo tipo di reati, al fine di riconoscere qualsiasi tentativo di truffa”.

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