Un caso di buona sanità ci viene segnalato dal Tribunale del Malato di Aprilia. Di seguito la testimonianza.
“Quando c’è buona volontà e professionalità, ma soprattutto voglia di migliorare il sistema, si superano anche i grandi ostacoli che la nostra burocrazia crea nel percorso delle prese in carico dei pazienti.
Ecco un esempio da seguire e lodare.
Grazie all’impegno di due stimati specialisti della ASL di via Giustiniano, una persona nel giro di poche ore è uscita dal nostro presidio sanitario con un appuntamento “a stretto giro” con un Chirurgo del torace .
Un cittadino si è recato dal Pneumologo della ASL lamentando presenza di sangue nell’espettorato. Lo specialista, dopo la visita, lo ha indirizzato, munito di normale prescrizione, a fare con urgenza una radiografia al torace.
Radiografia al torace eseguita in regime di ticket del SSR presso una struttura privata che, in funzione di accordi esistenti con la ASL, ha effettuato subito la prestazione.
Il paziente è ritornato con la risposta presso la ASL dal Pneumologo, il quale ha interessato subito l’Oncologo che, sempre con prescrizione del SSR, gli ha fissato un appuntamento con un Chirurgo del torace per le valutazioni del caso.
Questo percorso lineare dovrebbe ritenersi nella norma. Ma non è così. Il Tribunale per i Diritti del Malato di Aprilia riceve numerose lamentele di cittadini che si trovano di fronte a liste d’attesa lunghe o possibili prenotazioni in località lontane, che spesso non possono raggiungere.
Quanto dolore, preoccupazioni ed anche vite umane si risparmierebbero, se si riuscisse sempre a prendere in carico i pazienti così velocemente come in questo caso! Spesso accade invece che il malato è costretto a girare tra una struttura ospedaliera e l’altra nel panico, con il timore di non potervi accedere in tempi brevi.
Inoltre la presa in carico del paziente consentirebbe un concreto risparmio di denaro che, con l’aggravarsi della malattia e la necessità di interventi chirurgici non scongiurati in precedenza, il SSR sarebbe costretto a sborsare.
Il TDM non si stancherà mai di dire che è ora di implementare i PDTA (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) non solo per le cronicità.
Ringraziamo a nome dei cittadini tutti i medici che, in condizioni a volte molto difficili, danno il massimo per il bene dei loro pazienti”.