Progetto di un impianto a biomasse nella zona di via Farnese, al confine tra i Comuni di Lanuvio ed Aprilia. Il Comitato di quartiere Malcavallo scrive una lettera aperta al Comune di Lanuvio affinché venga bloccata sul nascere l’iniziativa. “A noi cittadini non è stato mai chiesto alcun parere sulla reale necessità di questo impianto, un’opera calata dall’alto senza alcuna consultazione”. Al Comune di Lanuvio e ai suoi rappresentanti viene chiesto di fornire risposte e rassicurazioni. “Qualora si desse seguito alla delibera di giunta dello scorso 14 marzo – scrive il Comitato di quartiere Malcavallo – ci opporremo con ogni mezzo consentito alla realizzazione dell’impianto”.
“Il Comitato di Quartiere Malcavallo in rappresentanza della unanime richiesta dei cittadini, venuti a conoscenza nei giorni scorsi della delibera di giunta comunale nr. 25 del 14/03/2022 che alleghiamo alla presente con oggetto:
“Lavori di realizzazione di un impianto di trattamento aerobico della frazione organica da raccolta differenziata da 1000t/anno. Approvazione di progetto di fattibilità tecnico-economico ed autorizzazione del responsabile settore i” chiede urgenti informazioni in merito, considerando che l’impianto a cui fa riferimento il progetto di fattibilità tecnica-economica a cura dell’ingegner Paolo Maria De Felice “si potrà realizzare su un terreno di proprietà comunale in via Farnete”, dunque…vicino alle abitazioni di noi cittadini.
Cittadini a cui, ci teniamo a sottolineare, non è stato mai chiesto alcun parere sulla reale necessità di tale impianto. Cittadini che già autonomamente effettuano il compostaggio domestico della propria frazione organica. Cittadini che sono da anni ormai in attesa di strade praticabili, impianti fognari, servizi di trasporto pubblico, e che infine ad oggi non dispongono di illuminazione pubblica.
Pertanto si prega il Comune di Lanuvio, ed i suoi rappresentanti, di fornire risposte e rassicurazioni ai cittadini di Lanuvio del quartiere Malcavallo, segnalando fin da ora il nostro dissenso, verso un’opera calata dall’alto senza alcuna consultazione, avvisando che qualora si desse seguito alla delibera di giunta in oggetto ci opporremo con ogni mezzo consentito alla realizzazione dell’impianto”.