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“Un nuovo piano regolatore, puntare alla riqualificazione dei fabbricati dismessi”

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Il candidato sindaco del centrodestra di Aprilia, Domenico Vulcano, sul nuovo piano regolatore.

Aggiornamento del nuovo Piano Regolatore Generale che pianifichi nei prossimi decenni lo sviluppo del territorio, che organizzi le periferie recuperate con il centro urbano attraverso amplificazione dei trasporti pubblici e viabilità, la riqualificazione dei quartieri, il recupero dei siti industriali dismessi e caduti in disuso e delle aree a servizio.

L’orizzonte urbanistico della coalizione di centrodestra a sostegno del candidato sindaco Domenico Vulcano è chiaro e punta senza mezzi termini alla rigenerazione urbana con gli strumenti della riqualificazione ed allo sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio.  Solo in questo modo si potrà garantire l’interesse collettivo ed il benessere della nostra comunità. Questo progetto di rigenerazione non può prescindere di occuparsi del capitolo periferie. L’area extraurbana, dopo l’approvazione della variante speciale, è ferma al palo. Sui quartieri periferici invece dei servizi sono piovute solo promesse.

“Vogliamo chiamare – spiega Vulcano – gli enti sovracomunali alle loro responsabilità soprattutto economiche per la riqualificazione dei nostri borghi. Dopo troppi anni di attese, la nostra periferia merita di uscire dalla condizione di isolamento del passato. Basta divisioni tra cittadini di serie A e cittadini di serie B. Vogliamo una comunità unità ed un territorio finalmente “ricucito”.

Non possiamo esimerci però dal raccontare ai cittadini di Aprilia quanto accaduto in questi anni ad Aprilia in tema urbanistico. Sotto l’amministrazione Terra c’è stato un depauperamento netto delle zone destinate ai servizi dei cittadini nell’area urbana.

“Queste zone – continua Vulcano – sono state trasformate in aree di edilizia residenziale. Le zone che i tecnici del settore definiscono F1 e F2 (aree di reperimento di servizi pubblico-privato) e le zone G (verde pubblico) sono diminuite drasticamente, sparite a danno della qualità della vita degli apriliani. La vivibilità della nostra città è stata demolita in questi anni a colpi di variantine. Quanto accaduto in via Guido Rossa, dove sono spariti 5000 metri quadrati di verde pubblico a fronte di 6000 metri cubi di cemento, in via delle Regioni o in via Enna sono tutti esempi di questo modus operandi piuttosto discutibile. I nostri rappresentanti presenti in Consiglio Comunale hanno più volte denunciato all’opinione pubblica questo atteggiamento della maggioranza Terra, oggi è arrivato il momento di dire basta e di cambiare inerzia rispetto allo sviluppo del nostro territorio”.

Il Prg concede la possibilità di edificare case per il mercato privato con previsioni di crescita della popolazione dotando i quartieri di servizi adeguati, di spazi vitali pubblici, verde e servizi appunto. Negli anni, diminuendo le aree edificabili, gli speculatori si sono diretti verso le aree rimanenti, cioè verde e servizi. L’amministrazione, poco sensibile all’interesse collettivo, ha assecondato questa deriva: (-F-G  = +B+C) Questa è la formula che ha caratterizzato l’amministrazione Terra: meno servizi e meno verde e più cemento.

“Sollecitati dal dibattito cittadino – conclude Vulcano – inoltre vogliamo comunicare che, come prescrive la legge nazionale e regionale, ci impegneremo a non concedere autorizzazioni a costruire su zone demaniali e boschive come previsto dal PTPR. Per quanto concerne le zone agricole ci impegneremo al rispetto della legge regionale numero 38 del 1999 e smi che disciplina le concessioni per i fabbricati rurali per la conduzione dei fondi agricoli. Altresì ci impegniamo nel concedere autorizzazioni a far riutilizzare strade esistenti, aree degradate, cantieri abbandonati, capannoni dismessi prevedendo a corredo impianti a verde”.

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