L’associazione “Amici di Birillo” di Aprilia ha organizzato una manifestazione pacifica per dire “no” alla delocalizzazione dei servizi di canile e al trasferimento dei cani di Aprilia in un altro comune. L’appuntamento è per sabato 24 novembre dalle 9.00 alle 13.00 in piazza Roma. I volontari chiedono, inoltre, la revoca del bando e la realizzazione di un vero canile comunale. “Solo così – spiega l’associazione – potremo garantire davvero il rispetto del benessere animale e la possibilità concreta di adozione”.
“Il Comune di Aprilia – spiega l’associazione Amici di Birillo – ha recentemente promulgato un bando di gara per l’affidamento del servizio di ricovero, custodia e mantenimento presso i canili di cani e gatti randagi catturati sul territorio. Questo bando pone delle condizioni che di fatto escludono il canile privato di Aprilia, finora convenzionato con il comune e dove Amici Di Birillo opera da un decennio come associazione esterna che si occupa delle adozioni.
Nei grandi canili, i cani sono solo numeri: perdono la propria identità, – spiega l’associazione – non socializzano e non vengono facilmente adottati. Il timore è quello di permanenze in canile dei cani lunghe anche anni se non a vita. Un dato ufficioso avvalora questa tesi: Amici di Birillo nel 2017 ha affidato 377 cani, dato tra i più alti del Lazio. «Quello che sta accadendo è moralmente inaccettabile e per l’amministrazione sarebbe un peso economico enorme.
La nostra associazione, in totale disaccordo con quanto deciso dal Comune di Aprilia, – prosegue la nota – si è mossa presentando una richiesta di revoca in autotutela. Abbiamo evidenziato le falle del bando che, richiedendo un fatturato annuo molto alto, esclude di fatto le piccole realtà come quella presente ad Aprilia e dove, non ci stancheremo mai di dirlo, grazie ad un grande lavoro dei volontari, si riescono a dare in adozione tantissimi cani.
Bisogna tener presente che ogni randagio per strada rappresenta anche un potenziale pericolo e l’unico modo per arginare questo fenomeno è quello legato alle adozioni e alle sterilizzazioni. Cose che abbiamo promosso e portato a compimento con grossi sacrifici, anno per anno. L’amministrazione comunale ci ha in passato elogiato e tuttora nelle loro risposte continuano a dichiararsi favorevoli ad un proseguimento dei nostri rapporti. Ma di fatto, delocalizzare il canile ci costringe nel pratico ad affrontare un trasferimento di 80 km per operare, spese e tempistiche impensabili.
Se i cani di Aprilia verranno trasferiti, nulla potrà funzionare come ora. Il risparmio tanto paventato dall’amministrazione sarà solo fumo negli occhi. Forse non ci si è resi conto della complessità del problema e degli effetti negativi che ne verranno a breve. Siamo ad oggi un comune virtuoso dal punto di vista della lotta al randagismo. Chiediamo a chiunque ci conosca di dimostrarci l’affetto e la stima che spesso ci ha dato la forza d’andare, partecipando alla manifestazione assolutamente pacifica che abbiamo organizzato per sabato 24 Novembre ad Aprilia, in Piazza Roma, per dare voce a chi non ne ha”.