L’Unione delle Borgate di Aprilia osserva con sorpresa e curiosità l’improvvisa accelerazione di progetti e programmi per lo sviluppo futuro della Città di Aprilia e per la riqualificazione delle periferie strettamente limitrofe. L’intervento di Mirco Merli
Tuttavia, c’è poco da essere sorpresi di fronte ad una consapevolezza: siamo arrivati all’appuntamento con le Elezioni Amministrative.
Non vorremmo, pertanto, trovarci di nuovo di fronte all’ennesima ondata di promesse elettorali, molte delle quali pronte a ripetersi ciclicamente ogni cinque anni e poi sempre disattese.
Inoltre, osserviamo, questa volta sì con una certa preoccupazione, un indirizzo strategico poco chiaro. Infatti, sembra che i fondi a disposizione (non ultimi, quelli importantissimi del PNRR) vengano destinati solo al centro urbano e a poche e selezionate periferie limitrofe, quasi seguendo logiche di distribuzione “politica” e non di stato di necessità e complessità dell’intero territorio comunale.
Qualche esempio?
Si parla tanto di digitalizzazione dei servizi, ma nella realtà dei fatti nonostante le promesse abbastanza recenti, di portare la fibra ottica nelle periferie apriliane, molte realtà aventi diritto hanno visto sfumare l’opportunità di partecipare al bando per l’accesso al voucher statale per il miglioramento delle connessioni internet nelle abitazioni e nelle aziende, a causa della vetustà delle reti telefoniche ancora oggi presenti in quelle stesse periferie per le quali si prometteva.
E cosa dire dell’approvvigionamento energetico, dato che la “vecchia” ricarica del serbatoio di GPL per uso domestico costa, numeri alla mano, addirittura di meno dell’allaccio e della fornitura del gas metano (o se non altro, dà la possibilità di avere libera scelta su quanto spendere e quanto ricaricare)?
La prova di quanto sosteniamo risiede nelle eterne difficoltà di una delle borgate più densamente popolate eppure più dimenticate: La Cogna. Qui ormai da molto tempo non si è stati in grado di collaudare un tratto importantissimo della rete fognaria. Ancora oggi assistiamo a promesse eternamente disattese, con evidente disagio della comunità e dei numerosi cittadini che la compongono, perennemente in attesa di sapere con certezza se presentare le richieste di allaccio o meno.
Tutto questo, sembra evidente, è frutto di una politica che non programma a lungo termine ma che basa la sua azione alla giornata prendendo ciò che piove dal cielo in termini di fondi e finanziamenti, ma mai rivestendo un ruolo da protagonista, salvo sulla stampa dove si erige a “salvatore della Patria”.
L’Unione Borgate, quindi, lamenta una preoccupante mancanza di regia per quanto riguarda la equa distribuzione delle già poche risorse disponibili.
Purtroppo, occorre risalire alle radici del problema, cioè alla singolare scelta dell’Amministrazione di catalogare gli interlocutori rappresentanti delle periferie, “scegliendo” di fatto i comitati e i consorzi “amici” e quelli trascurabili.
Alla luce di ciò, amareggia ma di certo non sorprende il silenzio dell’Amministrazione di fronte alle richieste mosse dall’Unione Borgate di Aprilia, che ha sempre cercato un dialogo costruttivo ma che ha puntualmente trovato le porte chiuse.
Prenda esempio il municipio di Piazza Roma,dall’Amministrazione Provinciale, con la quale, a dispetto dei numerosi turn over alla Presidenza degli ultimi anni, non si è mai verificata una interruzione del dialogo orientato al risanamento delle periferie attraverso le attese opere fognarie di competenza.
L’Unione delle Borgate di Aprilia, quindi, rimane fedele sempre al proprio pensiero ispiratore, basato sulla certezza che, il dialogo istituzionale porta sempre buoni frutti, e non chiude il dialogo con nessuno. Anzi è e resterà sempre disponibile a partecipare e confrontarsi sul tema del risanamento. Dall’altra parte, purtuttavia, appare sempre più necessario ed urgente un atteggiamento interlocutorio finalmente positivo.