Tre medici di medicina generale della Asl di Aprilia sono stati sospesi: hanno deciso, per ora, di non fare il vaccino anticoronavirus. Una notizia che arriva in giorni delicati a causa della nuova impennata di casi in tutto il Paese, ma anche nella regione Lazio e in provincia di Latina. I tre professionisti rifiutando di sottoporsi al vaccino sono stati sospesi fino al 31 dicembre. La Asl ora sta provvedendo ad individuare i medici in sostituzione. Sono 4.500 i pazienti che dovranno essere dirottati in automatico su altri medici, appena se ne troveranno di disponibili.
Il medico che poi cambierà idea nelle prossime settimane verrà subito reintegrato. Dal primo gennaio, poi, si vedrà cosa accadrà: se l’emergenza covid resterà in piedi è probabile che la sospensione prosegua.
Nel frattempo la vicenda è finita per ricadere sui cittadini, già piuttosto scombussolati dalla cronica carenza di medici di base che sta subendo il distretto Latina 1 ed in particolare Aprilia che ha una popolazione di quasi 80 mila abitanti.
La gestione dei pazienti però nel caso dei medici novax e sospesi è differente: è infatti bene chiarire che i pazienti, circa 4.500 persone, saranno dirottate automaticamente verso medici di base in sostituzione, appena ci sarà un quadro completo. La burocrazia anche ad Aprilia non rende le cose immediate, ma la Asl si è già attivata e ha già avviato tutte le pratiche per reperire medici in sostituzione e limitare al massimo i disagi per i cittadini. Già alcuni di loro hanno risposto all’appello, entro questo lunedì la situazione potrebbe diventare ancora più chiara. Bisognerà avere un po’ di pazienza, ma i vertici della Asl stanno già compiendo i passi previsti in queste situazioni. I controlli sulla posizione dei medici per quanto riguarda il vaccino anticovid sono di routine e previsti dalla normativa in merito, dunque si tratta di un iter noto e necessario. Nel momento in cui la Asl ha visionato ogni documento e ha compreso dell’indisponibilità dei medici a vaccinarsi è scattata la sospensione.
Fortunatamente quando si è in questa situazione i cittadini non devono preoccuparsi di fare nulla, devono solo attendere l’assegnazione del medico in sostituzione. Saranno quindi dirottati tutti – in base alle disponibilità – verso altri professionisti in automatico. Diversa è invece la condizione di chi si trova di fronte ad un medico di base che va in pensione o è purtroppo deceduto: in questo caso è il cittadino che deve preoccuparsi di fare il cambio medico. Ad Aprilia come sappiamo la carenza di medici di base si sta trasformando in una vera emergenza. Per ora è stata accolta la proroga per i cittadini per l’assegnazione di alcuni medici in città, evitando così la migrazione a Cisterna. Ma le nuove assunzioni dovranno (mancano 5 dottori) avvenire in tempi brevi per non aggravare la situazione.