In Europa l’obesità coinvolge circa il 20% della popolazione, ma ci sono stime che proiettano un’incidenza fino al 50% entro il 2030. Già oggi causa ogni anno circa 350.000 morti premature, con un costo annuo, tra cure e mancata produttività, di circa 70 miliardi l’anno.
In Italia si stima siano circa 6 milioni le persone affette da obesità, il 10% della popolazione. Di questi circa 300.000 sono quelli con BMI (Indice di massa corporea) superiore a 40, ossia i pazienti più gravi. Ma se sommiamo altre complicanze, come ad esempio il diabete, la quota di persone portatrici di obesità in forma grave è di circa un milione.
Sono i numeri citati stamane durante una conferenza stampa online, nella quale sono state presentate due iniziative – una app e uno spot sociale – che fanno parte di una campagna informativa rivolta alle persone con obesità lanciata in occasione del World Obesity Day, la Giornata Mondiale dell’Obesità che si celebra il 4 marzo.
Suggerimenti per fare la spesa in modo corretto, presentare i piatti in modo che le porzioni sembrino più abbondanti, rendere meno duraturo e “psicologicamente vincolante” il soggiorno in cucina. Ed ancora: consigli su come gestire la percezione positiva di sé stessi, impostare e perseguire obiettivi. Insomma: consigli su come “vivere positivo”.
Questi e molti altri sono i contenuti della app “BEOK! – Path to fight obesity”, l’applicazione digitale creata con l’obiettivo di aiutare in modo continuativo le persone con obesità a migliorare il proprio stile di vita.
La app, che sarà scaricabile su tutti gli smartphone e i tablet, fornisce una guida e un supporto continuo, tramite attività specifiche, per migliorare lo stile di vita e raggiungere così un miglior benessere. Un team di consulenti specializzati ha creato una serie di video che affrontano la vita quotidiana sotto molteplici aspetti: tutorial di ginnastica dolce e yoga; video motivazionali che aiutano a migliorare la propria positività; trucchi e astuzie per migliorare la propria dieta con gli alimenti più salutari, come cuocerli e servirli; consigli pratici per migliorare la qualità del sonno.
Accanto a questi aspetti pratici che investono la vita quotidiana, la app aiuta ad inquadrare l’obesità come malattia che investe sia aspetti fisici che psicologici, per aiutare il paziente a prendere coscienza della propria condizione.
Oltre alla app BEOK!, fa parte dell’iniziativa anche uno spot sociale in corso di creazione, che uscirà sulle tv nazionali.
Le due iniziative – app e spot – fanno parte di una campagna informativa rivolta alle persone con obesità presentata oggi in Conferenza Stampa digitale, di fronte ad un gruppo selezionato di giornalisti di settore. L’idea trae ispirazione dalla mozione parlamentare bipartisan (mozione Pella) approvata nel 2019 che impegna il Governo a riconoscere l’obesità come malattia cronica e ad avviare una serie di azioni sociali, educative e informative.
Obesità: una cronicità complessa
All’appuntamento stampa erano presenti Luca Busetto (Professore Associato di Medicina Interna presso il Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova, Chairman della Obesity Management Task Force, European Association for the Study of Obesity-EASO); Diego Foschi (Professore Ordinario di Chirurgia Generale, Ospedale San Giuseppe IRCCS MultiMedica Università di Milano); Maria Chiara Fontanella (Amministratore Delegato di DueCi Promotion); Emanuele Abate (Business director Surgical Innovations Medtronic Italia).
“Il fatto che le persone con obesità tendano a mangiare di più quando sono esposte al cibo è un sintomo dell’obesità, e non la sua causa”, ha detto il professor Busetto. Questo perché “l’obesità è riconosciuta come una malattia cronica complessa, sostenuta da meccanismi biologici complessi e profondi: fattori genetici e ambientali, qualità del cibo, sedentarietà, qualità del sonno, stress, alcuni farmaci e altro ancora, concorrono nel causare alterazioni dei nostri sistemi di regolazione del nostro comportamento alimentare e della spesa energetica, causando una tendenza a mangiare di più e conseguentemente un aumento del peso”.
Una malattia complessa, dunque, che non è percepita come tale dall’opinione pubblica. “Persino nei pazienti stessi e addirittura, in alcuni casi, nei medici che li seguono – ha rivelato Busetto – prevale una narrazione semplicistica dell’obesità: per loro è semplicemente conseguenza di abitudini alimentari e stili di vita errati”. Questo approccio, oltre a non funzionare dal punto di vista terapeutico, è alla base dello stigma dell’obesità. La persona con obesità è ritenuta responsabile della sua malattia, e molti pensano che sia sufficiente dirgli “mangia meno e muoviti di più” per risolvere il problema.
Curare l’obesità è difficile, e modificare lo stile di vita può non essere sufficiente, perché servono in molti casi terapie farmacologiche o chirurgiche, ma adottare uno stile di vita più sano è comunque importante, se non altro per prevenire un ulteriore aumento di peso, per mantenere la perdita di peso e mantenere un buono stato di forma cardio-vascolare e metabolica.
Partendo da questo scenario, il professor Foschi ha riportato i numeri degli interventi di chirurgia bariatrica, che sono triplicati tra il 2008 e il 2018: solo con i dati raccolti dalla Sicob (Società italiana di Chirurgia dell’Obesità), si passa da circa 6.000 interventi del 2008 ad oltre 18.000 nel 2018. Poi è arrivata la pandemia da Covid che ha causato un crollo del 30% degli interventi nel 2020 rispetto al 2019. La situazione sanitaria – ha spiegato Foschi – ha in molti casi bloccato il rapporto tra specialisti e pazienti, e questi ultimi si sono trovati senza assistenza, anche a causa degli ostacoli fisici a raggiungere gli specialisti.
I dati sulla sopravvivenza dimostrano che “la chirurgia ha successo se integrata in un approccio multidisciplinare tra pazienti e specialisti, che consenta di sfruttare al meglio i meccanismi d’azione dell’intervento chirurgico. Per questo – ha concluso Foschi – ben vengano strumenti digitali come la app che viene presentata oggi, che consentano di superare le barriere fisiche di contatto tra pazienti e chi li cura e ai pazienti stessi di perseguire un migliore stile di vita.
Video e tutorial per viverte meglio
La app “BEOK!”, ha spiegato Maria Chiara Fontanella di DueCi Promotion, è strutturata per mantenere una fedeltà di utilizzo, con una serie di lezioni a puntate, che saranno ulteriormente implementate nel tempo. In una prima fase sono presenti video tutorial riguardanti:
– Coaching motivazionale, centrato in particolare sulla ricerca della positività e la gestione della negatività
– Personal training, con una lunga serie di esercizi pensati per essere eseguiti facilmente dalle persone con obesità
– Attività olistica, comprendenti semplici esercizi di yoga, respirazione, ricerca dell’equilibrio interiore, gestione dello stress
– Trucchi ed astuzie, basati sulla spiegazione della psicologia umana e degli inganni della mente, su come fare la spesa, porzionare i piatti, gestire la cucina
– Come gestire la fame emotiva
– Impostare una dieta, e quali sono le insidie psicologiche che spesso la fanno fallire
– Qualità del sonno
“Medtronic è da sempre impegnata a fianco delle Società Scientifiche, di tutti gli stakeholder e di EASO – European Association for the Study of Obesity, in occasione del World Obesity Day, nella lotta all’obesità. – ha spiegato Emanuele Abate, Business Director Surgical Innovations Medtronic Italia – Con questo intento abbiamo deciso di supportare la app Be Ok! per andare incontro ai pazienti con consigli sulle attività e il percorso da intraprendere per prevenire e curare questa patologia, in linea con la nostra missione di alleviare il dolore, ridonare salute e prolungare la vita dei pazienti, cercando di creare awareness su questa patologia”.
A testimonianza del proprio impegno sul fronte dell’obesità, Medtronic ha annunciato in occasione del World Obesity Day molteplice iniziative tra cui ObeCity, un progetto nato due anni fa per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’obesità e promuovere la prevenzione e l’adozione di corretti stili di vita oltre al suo supporto ad uno spot sociale per creare awareness su questo tema che sarà realizzato nei prossimi mesi e vedrà il coinvolgimento dei principali stakeholder.
Infine, va ricordato che la app ha avuto il patrocinio delle associazioni di pazienti: ASCOP – Associazione Sarda Contro l’Obesità Patologica; Fiocchetto Verde; MPO – Associazione Mai Più Obesi; Small – Mai più obesi