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Yacht in fiamme al porto del Circeo, proprietari diffidati: “Devono rimuovere tutto e bonificare”

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Proseguono le indagini coordinate dalla Procura di Latina per chiarire le cause dell’incendio che ha devastato tre yacht presso il porto del Circeo il 10 febbraio scorso. La Guardia Costiera – nel frattempo – ha diffidato i proprietari delle tre imbarcazioni a provvedere immediatamente alla loro rimozione e alla bonifica del fondale marino. Con il supporto dell’ente Parco Nazionale del Circeo, intanto, sono state sistemate in acqua delle panne per assorbire le sostanze liquide prodotte dalla combustione e contenere i residui solidi. Il porto – in parte interdetto – è costantemente presidiato dalle forze dell’ordine.

La nota della Guardia Costiera di Terracina

A distanza di circa 72 ore dall’incendio che ha coinvolto tre imbarcazioni da diporto a motore nella parte orientale del porto del Circeo, divampato la sera di sabato 10 febbraio 2024, si forniscono aggiornamenti circa le attività a tutela dell’ambiente marino intraprese a seguito dell’evento.

Subito dopo la fase emergenziale, sono state attivate le procedure previste dal Piano Operativo Locale Antinquinamento della Capitaneria di porto di Gaeta. L’Ufficio Locale Marittimo – Guardia Costiera di San Felice Circeo ha infatti inviato ai responsabili del sinistro le previste diffide a rimuovere i relitti, affondati a seguito dell’incendio, e ad attivarsi per intraprendere tutte le azioni necessarie a tutela dell’ambiente marino e finalizzate al ripristino dello stato dei luoghi. Le diffide sono state immediatamente valorizzate dai destinatari: a partire dalle ore successive alla fine dell’emergenza, infatti, con il supporto dell’Ente Parco Nazionale del Circeo, e sotto il coordinamento dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina, nella porzione nord orientale del porto sono state posizionate delle panne per assorbire le sostanze liquide prodotte dalla combustione e contenere i residui solidi. Altre panne sono state apposte intorno ai relitti delle tre imbarcazioni, delle quali: una affondata al posto d’ormeggio originario, presso il pontile galleggiante più orientale del porto (interdetto con ordinanza 4/2024 per una lunghezza di 45 metri dalla testata), in area in concessione; le altre due, affondate davanti al Molo di Sottoflutto, che sempre con Ordinanza n. 4/2024 stato è INTERDETTO al traffico veicolare e pedonale, così come parte dello specchio acqueo antistante, proprio a causa della presenza dei relitti. La Guardia Costiera sta assicurando costantemente il controllo dell’area mediante personale militare presente a terra e con l’impiego della Motovedetta CP736. E’ in corso, da parte dei Soggetti Diffidati, la stesura di un piano di rimozione delle unità sinistrate, che avrà luogo con l’impiego di maestranze specializzate ed operatori subacquei. Inoltre verrà svolta a stretto giro l’attività di bonifica del tratto di molo di sottoflutto interessato da residui dell’incendio depositati a ciglio banchina. L’Ente Parco Nazionale del Circeo, sotto il coordinamento della Guardia Costiera, ha programmato una campagna di monitoraggio sugli specchi acquei portuali ed anche nelle acque limitrofe al porto, dove con l’impiego del battello spazzamare del Parco saranno rimossi eventuali rifiuti solidi.

In parallelo, prosegue l’attività di indagine finalizzata ad accertare cause e circostanze dell’evento, sotto il coordinamento della Procura di Latina.

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